La lotta alle cliniche abortive ed alle leggi sull’aborto è diffusa da tempo in tutto il mondo, tra i testimonial più celebri della difesa dei diritti dei nascituri c’è sicuramente Avelda King, nipote di quel Martin Luther King che ha lottato per sconfiggere il razzismo e l’apartheid negli Stati Uniti. Da tempo la nipote del pastore protestante sostiene che: “L’aborto è la questione dei diritti civili del nostro tempo” e si batte affinché le associazioni che finanziano le cliniche private vengano smantellate. Recentemente ha ribadito questo concetto aggiungendo che a suo avviso: “L’aborto nega i diritti degli innocenti. Si rifiuta di aiutare i più vulnerabili. L’aborto sradica il nascituro da sua madre e da tutta la società”.
Una posizione quella della nipote di Martin Luther king che combacia con quella delle chiese di tutto il mondo a cui non fa eccezione ovviamente quella cattolica. In Italia, ad esempio, il movimento pro life è molto attivo ed il mese scorso ha organizzato con successo una marcia nazionale a Roma che verrà ripetuta il prossimo anno.
Avelda King: “Planet Parenthood è finanziata da Starbucks”
Nel corso di una recente intervista rilasciata al ‘Washington Examiner‘ Avelda King si è scagliata contro la famosa catena di caffetterie americane Starbuck (recentemente giunta in Italia a Milano) sostenendo che l’azienda faccia delle donazioni dirette a Planned Parenthood: “Attraverso le sue donazioni aziendali, finanzia una delle organizzazioni più razziste nella storia della nostra nazione, Planned Parenthood. Cioè il principale fornitore di aborti negli Stati Uniti, che esegue oltre 300.000 interruzioni di vita ogni anno”.
La presunta affiliazione tra Planned Parenthood e Starbucks è solo l’amo per continuare a combattere contro l’associazione che permette il maggior numero di aborti negli USA. Nel prosieguo dell’intervista ha infatti sostenuto che il maggior numero di aborti avvenga nelle zone più disagiate delle città (circa l’80% delle cliniche) dove vivono spesso i cittadini afroamericani, la cui popolazione, secondo i calcoli della King, si sarebbe ridotta del 25% proprio a causa degli aborti. L’attivista ha anche affermato che recentemente c’è stata un inversione di tendenza e che sempre più cittadini affermano di non volere finanziamenti dei contribuenti per gli aborti.
Luca Scapatello