Il miracolo di Amelia: per i medici quel tumore l’avrebbe uccisa

La piccola Amelia: un tumore al cervello in fase terminale, i medici avevano dato ai genitori ormai poche settimane di vita, ma lei si è ripresa.

(Websource/Archivio)

Nonostante l’infausta diagnosi, i familiari non si sono arresi ed hanno accettato una cura sperimentale in Germania e tutto è andato per il meglio.

Amelia contrae un raro tumore al cervello, per i medici non ha scampo

Nel 2016 la piccola Amelia Lucas (bimba di 12 anni) scopre di essere affetta da una rara forma di tumore al cervello, la sindrome di Li-Fraumeni. La piccola viene sottoposta a una serie di chemioterapie e radioterapie, ma pare che non abbiano effetto. Ad inizio 2019, infatti, i medici comunicano ai suoi familiari che Amelia non ha speranze. Secondo gli oncologi australiani alla bambina erano rimaste poche settimane di vita e non c’era nulla che si potesse fare.

I coniugi Lucas, però, non si arrendono e cercano una possibile cura sperimentale, una speranza a cui aggrapparsi. Scoprono l’intervento chirurgico pionieristico portato a termine in altre occasioni dal dottor Charlie Teo e decidono di affrontare un viaggio verso la Germania per sottoporre la figlia all’intervento. L’operazione riesce alla perfezione, eliminando il 98% della massa tumorale dal cervello di Amelia. Adesso la bimba si è ripresa ed è tornata in Australia.

Amelia torna a casa e a scuola

A dare un aggiornamento sulla condizione di Amelia è stata la Charlie Teo’s Foundation sul cui sito si legge: “Milli Lucas ha combattuto con il cancro al cervello terminale negli ultimi tre anni. Solo pochi mesi fa non rispondeva ai trattamenti e aveva solo poche settimane da vivere, ma Milli e la sua famiglia non erano pronti a rinunciare”. La miracolosa guarigione di Amelia diventa dunque per la fondazione e per gli altri piccoli malati una storia di: “speranza e coraggio incredibile”.

I genitori della bambina hanno confermato che la loro piccola è tornata a casa e che “Ora torna a scuola con la sorella di 15 anni Tess”. Il padre, Grant, ha anche voluto ringraziare l’equipe di medici che si è occupato dell’operazione: “Grazie Charlie Teo, se avessimo ascoltato i dottori australiani, il miracolo non sarebbe stato possibile e avrei perso la mia bambina“.

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Luca Scapatello

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