La scelta del colore non è dovuta solamente ad un ritorno ai colori caldi che caratterizzavano la Chiesa prima dell’arrivo del protestantesimo è anche una scelta che ricorda la violenza del periodo che ha portato alla ribellione dalla chiesa che ha condotto al periodo conosciuto come ‘Beelderstorm‘ (Tempesta di immagini), ma anche un richiamo alle famose luci rosse che illuminano il quartiere turistico principale della città olandese (quello in cui ci sono le famosissime vetrine). Insomma l’opera di Calò racchiude un’ampia gamma di significati, a cui si aggiunge anche una funzione pratica, con l’ingresso della sola luce rossa l’artista ha creato una gigantesca camera oscura nella quale realizzerà le foto delle tre finestre di Maria.
L’opera monumentale di cui Olde Kerk è teatro è stata chiamata dall’artista veneziano ‘Anastasis’, ovvero “Ressurrezione” ed ha l’intento di far riflettere turisti e indigeni sulla perdita della cultura tradizionale dell’Europa, così eterogenea ed al tempo stesso complementare, in favore di un modernismo privo di distinzioni. L’anastasis potrà essere ammirato fino al 23 settembre prossimo, un’occasione in più per fare una visita in una delle città più peculiari d’Europa.
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