Gli Angeli sono creature di luce non legate a nessun corpo mortale, ma questo le rende immuni dal peccato? La risposta a questo quesito è ciò che ha fornito il Rettore dell’Università del Centro Europeo di Roma, Padre Pedro Barrajon, durante un’interessante dissertazione tenuta all’Ateneo Pontificio Regina Apostulorum in occasione del corso ‘Esorcismo e preghiera di liberazione’.
Padre Barrajon ha esordito spiegando che solo Dio è impeccabile, dunque, anche gli Angeli sono soggetti alle stesse passioni e tentazioni degli esseri umani, d’altronde Lucifero in persona era un Angelo, il più bello di tutto il paradiso ed il più amato dallo stesso Signore, ma il suo orgoglio, nutrito dalla sua bellezza, e la sua superbia, nutrita dal suo potere, lo hanno convinto di essere più grande di Dio e condannato ad un eternità di sofferenza.
Nel corso della storia sono esistite persone prive di peccato, ma se questo è avvenuto è solo merito di Dio (si pensi alla Madonna), per spiegare questa verità Padre Barrajon utilizza le parole di San Tommaso: “Sia l’angelo che qualunque altra creatura razionale, considerata nella sua natura, può peccare. Se c’è qualche creatura che non possa peccare, questo gli viene da un dono di grazia e non per condizione naturale”.
Di quale natura si compone dunque il peccato di un Angelo? Il rettore spiega che in primo luogo c’è la lussuria, seguita dall’orgoglio e dalla superbia. Gli Angeli, dice ancora il Rettore, hanno sempre una visione di Dio e posseggono una conoscenza superiore all’uomo sulle meccaniche dell’esistenza, ma i Diavoli (angeli divenuti cattivi) hanno conoscenza sia delle cose del cielo che di quelle della terra, avendole sperimentate essi stessi.
Per capire meglio quanto Padre Barranjon sta dicendo basta pensare a Satana, egli era l’Angelo più bello del paradiso, ma ha sperimentato la superbia ed è precipitato dal luogo di beatitudine negando la sua stessa natura. La sua invidia per Dio lo porta a combattere per le anime degli umani, e la sua natura pervertita lo spinge a fomentare odio e menzogna.
Sulla stregua del padrone degli inferi anche il demone (o angelo malvagio) agisce per indurre in tentazione l’uomo, una tentazione che si configura in tre differenti fasi: la suggestione, il diletto, il fraintendimento.
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