di Jules Simonin
Il cancelliere tedesco Angela Merkel, figlia di un pastore protestante, ha esortato i suoi compatrioti ad andare più spesso in chiesa e a conoscere meglio la Bibbia.
Lo hanno rivelato i giornalisti della rivista tedesca Pro.
La Merkel ha partecipato agli inizi di settembre a un dibattito pubblico all’Università di Berna (Svizzera). Interpellata sul rischio dell’“islamizzazione” dell’Europa, ha ricordato che la risposta migliore è avere “il coraggio di essere cristiani, saper promuovere il dialogo [con i musulmani], tornare alla Chiesa, immergersi di nuovo nella Bibbia”.
Ha poi aggiunto che “se si chiede ai bambini in età scolare cosa sia la Pentecoste, le risposte saranno probabilmente molto deludenti”.
Una donna del pubblico le ha chiesto come avrebbe “protetto l’Europa e la sua cultura dall’islamizzazione”. La Merkel, coinvolta nella soluzione della crisi di migranti, ha affermato che la paura dell’islam non contribuirà a migliorare la situazione.
L’affluenza dei migranti e i dibattiti che suscita rappresentano a suo avviso anche un’opportunità “per indagare un po’ di più sulle nostre radici”. Per dialogare e parlare di se stessi, ha detto, bisogna prima conoscersi e capirsi.
Anziché irrigidire il tono sull’identità, Angela Merkel invita gli europei a riscoprire i tesori del cristianesimo e della sua fede. Quella che rimane in piedi è la nostra fede in Gesù Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza, una fede che può fare di noi solo autentici testimoni dell’amore di Dio.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
fonte:aleteia