Concludiamo questo mese di Settembre, dedicato agli Angeli, con alcune riflessioni di don Marcello Stanzione, esperto in materia.
L’Angelologo don Macello Stanzione ci ricorda che “Gli angeli, secondo San Tommaso d’Aquino, aiutano l’uomo a realizzare il disegno che Dio ha su di lui, manifestandogli le verità divine, fortificando la sua mente, difendendolo da vane e dannose immaginazioni”. Per questo motivo, il nostro affidamento alle creature che da sempre ci sono accanto dovrebbe essere totale. Esse ci sostengono e ci guidano, già in questa vita, verso la Patria eterna; verso la luce di Dio, difendendoci dal maligno e proteggendoci dalla sue insidie.
Non li vediamo, ma ci sono
“Noi non li vediamo, ma le Chiese sono piene di Angeli, che adorano Gesù Eucaristico e che assistono estatici alla celebrazione della S. Messa. Noi li invochiamo all’inizio della Messa, nell’atto penitenziale: “E supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi …”. Alla fine del Prefazio, chiediamo ancora di unirci alla lode degli Angeli”.
Gli Angeli hanno delle caratteristiche superiori a quelle umane, essendo puro spirito e creati dal Signore come essere dotati di intelligenza, bellezza, bontà, sensibilità e comprensione infinita. Per questo motivo, essi possono illuminarci ed aiutarci ad attuare ciò che Dio vorrebbe realizzare, attraverso le nostre esistenze.
I Santi che conversarono con gli Angeli
“Numerosissimi Santi, come Santa Francesca Romana, la Beata Suor Serafina Micheli, S. Pio da Pietrelcina e tanti altri, conversano con il proprio Angelo Custode. Nel 1830. un Angelo, sotto le sembianze di un bambino, sveglia di notte Suor Caterina Labourè e la conduce in cappella dove le appare la Madonna. A Fatima, per la prima volta un Angelo apparve alla grotta del Cabeco. Lucia ce lo descrive come “un giovane di 14-15 anni più bianco che se fosse vestito di neve reso trasparente come cristallo dal sole e di una straordinaria bellezza”.
“Non abbiate paura! Sono l’Angelo della pace. Pregate con me”. E, inginocchiatosi per terra, curvò la fronte fino a toccare il suolo e ci fece ripetere tre volte queste parole: “Mio Dio! Credo, adoro, spero e vi amo! Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano”. Poi, alzatosi, disse: “Pregate così. I cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alle vostre suppliche”!”.
Spesso, dunque, gli Angeli ci accompagnano ad una una conoscenza superiore, rivelandoci ciò che noi ancora non potremmo né vedere, né sapere. Loro sono l’espressione di come Dio si prende cura di noi e ci guarda, suggerendoci -in qualche modo- come agire per il meglio.
“La presenza e l’aiuto degli Angeli deve suscitare in noi sollievo, conforto ed una profonda gratitudine verso Dio che così amorevolmente si prende cura di noi. Invochiamo spesso, durante la giornata, gli Angeli e, nelle tentazioni diaboliche, in modo particolare S. Michele Arcangelo e il nostro Angelo Custode.
Essi, stanno sempre alla presenza del Signore, sono lieti di patrocinare la salvezza di chi si rivolge a loro con fiducia. Prendiamo la buona abitudine di salutare ed invocare, nei momenti più difficili della nostra vita, anche l’Angelo Custode delle persone a cui dobbiamo rivolgerci per i nostri bisogni materiali e spirituali, soprattutto quando ci fanno soffrire col loro comportamento nei nostri riguardi”. “Gli angeli, nella vita terrena, come nostri fratelli maggiori, ci guidano sulla via del bene, ispirandoci buoni sentimenti”.
Antonella Sanicanti