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Discorsi del Papa

Angelus 12 gennaio 2024, Papa Francesco: ricordiamo la data del nostro Battesimo?

Nel giorno in cui la liturgia ricorda il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, papa Francesco all’Angelus torna a pregare per la pace e contro la guerra. 

Papa Francesco all’Angelus – Foto Ansa – lalucedimaria.it

Le riflessioni di papa Francesco all’Angelus di oggi 12 gennaio sono tutte incentrate alla meditazione sul Battesimo di Gesù, come riporta la liturgia odierna.

Per prima cosa il pontefice ha voluto soffermare l’attenzione sull’atteggiamento che Gesù ha avuto nel momento in cui si è accostato ad essere battezzato da san Giovanni Battista. Lui che non aveva bisogno del Battesimo ha voluto riceverlo come segno della riconciliazione divina con il genere umano.

Il papa riflette sul fatto che Gesù è andato “con l’anima nuda e con i piedi nudi“: un atteggiamento di spogliamento di sè che è ciò che predispone al passaggio successivo, ovvero lo Spirito che si rivela.

Angelus 12 gennaio: sentirsi amati da Dio

Sono due gli elementi con cui il Padre ha scelto di rivelarsi: con il volto e la voce. Nel volto attraverso il Figlio e con la voce dichiarando apertamente, in un’altra epifania : “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” (Lc 3- 21,22).

Piazza San Pietro – Screenshot YouTube@vaticannews – lalucedimaria.it

Dio stabilisce un luogo privilegiato per entrare in dialogo con l’uomo e con l’umanità“, dice il papa. Il volto del Figlio amato, dunque, e la voce, due elementi da contemplare. Quindi papa Francesco, come è solito fare nelle sue catechesi, pone agli interlocutori delle domande.

Ci sentiamo amati da Dio? Io mi sento amato e accompagnato da Dio o penso che è distante da me?” è la domanda che il pontefice esorta a porsi. A questa domanda aggiunge anche quella di chiedersi se si è capaci di scorgere il suo volto in Gesù e nei fratelli e se si è abituati ad ascoltare la sua voce oppure no.

E a proposito di Battesimo, esorta a dare molta importanza alla data in cui è avvenuto il proprio Battesimo e chiederla per conoscerla se non si sa qual è. Questo per festeggiare l’anniversario del giorno in cui si è ricevuto questo sacramento come un nuovo compleanno.

“La guerra è sempre una sconfitta”

Dopo la recita della preghiera dell’Angelus papa Francesco ha espresso la sua vicinanza alla popolazione di Los Angeles dove sono ancora in corso gravi e devastanti incendi. A loro assicura la sua preghiera.

Il pontefice ha voluto poi ricordare che stamattina ha avuto modo di celebrare il Battesimo per i figli dei dipendenti della Santa Sede e delle Guardie Svizzere e ha aggiunto che include nelle sue preghiere anche le giovani coppie affinché abbiano il dono dei figli.

Ha voluto poi ricordare che sempre stamattina nella Basilica di san Giovanni in Laterano è stato beatificato don Giovanni Merlini, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue che è stato un consigliere prudente e un messaggero di pace.

E con l’invocazione alla pace ha concluso l’Angelus, invocando l’intercessione del nuovo Beato per la pace in Ucraina, in Medio Oriente e nel mondo intero. “La guerra è sempre una sconfitta“, ha voluto sottolineare in conclusione, un concetto che ha ribadito più volte in altre occasioni e gli è tanto a cuore.

Romana Cordova

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Romana Cordova

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