Le ombre del mondo ingabbiato nella violenza delle guerre stridono con la bellezza entusiasmante della Solennità di oggi. Ma è proprio ciò che è accaduto a Maria che ci illumina.
Donna di grande umiltà, fede, carità e speranza ha ottenuto il premio della resurrezione del corpo non senza impegno personale.
In questa Solennità dell’Assunzione di Maria, Papa Francesco ci fa notare come nel Vangelo è ritratta la giovane fanciulla di Nazareth che appena ricevuto l’annuncio dell’Angelo si mette in viaggio per andare a trovare la cugina. Maria non considera un privilegio la notizia ricevuta dall’angelo, si mette subito in cammino con la gioia di chi vuole condividere e la premura di chi vuole servire. È una metafora della sua vita.
Sarà sempre in cammino, per tutta la vita sarà una discepola di Gesù verso il Regno. La sua vita si conclude con l’Assunzione, Maria gode la gloria del figlio. Ella è una sorella coi sandali logori e con tanta stanchezza per aver camminato molto. È colei che ci precede nel cammino ricordando a tutti noi che la nostra vita è un viaggio continuo verso l’orizzonte definitivo: l’incontro col Signore.
A lei che vive la Gloria del Paradiso, Papa Francesco affida tutto il dolore della Terra in questo momento. Ella ottenga consolazione e un futuro di serenità e concordia a tutti i popoli martoriati dalla guerra. È preoccupato per la gravissima situazione umanitaria a Gaza e chiede che si cessi il fuoco, si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata. Che questa tragedia finisca presto. Affranto anche per il violento incendio che tortura la Grecia e che sta causando tanto dolore e un vero e proprio disastro ambientale.
Le virtù di Maria
La Solennità di oggi ci ricorda che Maria ha ricevuto in anticipo il gaudio della resurrezione del corpo. Maria nacque tutta santa, superiore a tutte le altre creature, perché Dio nel creare un uomo o una donna gli affida una missione, ma elargisce anche i doni necessari perché la persona possa svolgere il proprio impegno con decoro. Ella fu eletta per essere madre di Dio motivo per cui, dal primo istante fu adornata di una grandezza immensa per essere idonea a questa dignità.
Di fronte a tanta magnanimità di Dio, Maria non fu passiva, ma fin dal primo momento fu grata al suo Dio e si è impegnata con grande sacrificio. Del resto Gesù ha promesso il premio a chi sa abbracciare la Croce. Maria è donna di carità verso Dio e verso il prossimo. Il comandamento che raccoglie tutti è ama il Signore Dio tuo e il prossimo tuo come te stesso. Maria ha adempiuto pienamente questo precetto, visse solo per amare Dio, di lei ogni pensiero, ogni desiderio, ogni gioia era da Dio e per Dio. Chi ama Dio ama anche tutte le creature, Maria ha amato anche tutta l’umanità. Maria fu donna di grande fede.
Chi è caritatevole è perché crede in Dio. Nell’esercizio della carità è la fede che diventa operosa. La grande carità di Maria ci dimostra la profondità della sua fede, sicché ella può ben essere chiamata Madre della fede. Dalla fede nasce la speranza, con la fede conosciamo la bontà di Dio e le sue promesse, con la speranza ci solleviamo al desiderio di possederlo. Maria ebbe un eccellente virtù della fede ma anche della speranza, in ogni occasione della sua vita, di fronte a tutti gli ostacoli ella attinse la sua speranza dalla Divina provvidenza.
Ecco, dunque, lo spessore spirituale della Donna che meritò di essere Assunta in cielo in corpo e anima senza conoscere la corruzione del corpo.