Nonostante sia passato più di un mese dal suo ricovero all’ospedale “Gemelli”, Papa Francesco, nemmeno per una domenica, ha fatto mancare di far sentire la sua presenza attraverso la preghiera e la catechesi dell’Angelus domenicale.

Anche oggi, 16 marzo, il Pontefice ha fatto diffondere il suo messaggio proprio per la preghiera della domenica delle ore 12, aiutandoci a comprendere al meglio il brano del vangelo che la liturgia ci ha proposto per oggi, quello della Trasfigurazione di Gesù. Insieme a questo, però, Francesco ha voluto lanciare anche una serie di messaggi rivolti a tutto il mondo.
Le parole del Papa sono arrivate, come sempre, dritte al cuore di ciascuno di noi e hanno tracciato una strada piena per poter comprendere a pieno la Parola di Dio. Francesco ha, inoltre, anche ringraziato tutti coloro che stanno continuando a pregare per lui, in particolare i più piccolo.
Vediamo insieme quali sono state le parole di Santo Padre in questo Angelus di oggi.
Papa Francesco: le sue parole nella domenica della Trasfigurazione di Gesù
Il periodo difficile per il Papa non è ancora terminato anche se, davanti ad un quadro medico ancora complesso, non ha mai fatto mancare la sua parola e la sua presenza, pur se non lo vediamo in viso dallo scorso 14 febbraio, giorno del suo ricovero al “Gemelli”. Nonostante tutto, però, Francesco c’è e continua a pregare per la Chiesa e a guidarla, anche da lontano.
Diversi, in questi 30 e più giorni in ospedale, sono stati tanti i messaggi d’affetto che a lui sono arrivati, soprattutto dagli anziani e dai bambini, in primis di quelli che sono ricoverati al “Gemelli” come lui. Ed è proprio a loro, che Francesco rivolge il suo primo pensiero: “Condivido con voi questi pensieri mentre sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza”.
Accanto a questo, però, non fa mancare la sua catechesi, il suo accompagnarci per mano a comprendere a pieno la Parola di Dio di oggi: “Salito in cima a un monte con Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù si immerge nella preghiera e diventa raggiante di luce […] Così mostra ai discepoli che cosa si cela dietro i gesti che Egli compie in mezzo a loro: la luce del suo amore infinito. Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili!” – continua il Papa, parlando proprio della Trasfigurazione di Gesù.

Ai bambini: “Grazie per le vostre preghiere”, e aspetta di incontrarli
Come dicevamo all’inizio, però, l’attenzione ed il suo costante pensiero sono per coloro che stanno pregando per lui, non solo con il santo Rosario serale di ogni giorno, quanto anche per tutte le preghiere spontanee che Francesco sa e sente sono e stanno arrivando per lui, perché torni presto in salute: “Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta dedizione” – prosegue Francesco.
Ma c’è un pensiero per i più piccoli: “So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”.
In ultimo, un invito che il Santo Padre rivolge a ciascuno di noi: “Vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore”.