Durante l’Angelus di oggi, 25 agosto 2024, Papa Francesco spiega il Vangelo odierno e poi difende la libertà di coloro che pregano
In una piazza San Pietro gremita, Papa Francesco ha recitato l’Angelus di oggi, 25 agosto 2024. Il pontefice sottolinea la parte in cui molti discepoli di Gesù ritenevano la sua parola molto dura, difficile da osservare, e così decidevano di andar via.
A un certo punto nel Vangelo odierno, Gesù chiede ai Dodici se anche loro vogliono andar via, e Simon Pietro risponde:«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Ed è proprio da qui che Papa Francesco comincia il suo discorso in Piazza San Pietro, spiegando che la risposta data da San Pietro è una risposta bella, «è un’espressione bellissima, che testimonia l’amicizia, la fiducia, che lo legano al Cristo, assieme agli altri discepoli».
Il Papa prosegue dicendo che Pietro pronuncia questa espressione «in un momento critico, perché Gesù ha appena terminato il discorso in cui ha appena detto di essere il Pane disceso dal Cielo, ed è un linguaggio difficile da capire per la gente e molti, anche discepoli che lo seguivano, lo hanno abbandonato perché non capivano. I Dodici, invece, sono rimasti, perché in Lui hanno trovato parole di vita eterna. Lo hanno sentito predicare, hanno visto i miracoli che ha compiuto e continuano a condividere con lui i momenti pubblici e l’intimità della vita quotidiana. Non sempre i discepoli comprendono ciò che il Maestro dice e fa», prosegue il pontefice.
Francesco precisa che i discepoli «a volte faticano ad accettare i paradossi del suo amore, le esigenze estreme della sua Misericordia, la radicalità del suo modo di donarsi a tutti. Non è facile per loro capire, ma sono fedeli. Le scelte di Gesù vanno spesso oltre la mentalità comune, oltre i canoni stessi della religione istituzionale e della tradizione, al punto da creare situazioni provocatorie e imbarazzanti.
Non è facile seguirlo. Eppure, tra i tanti Maestri di quel tempo, Pietro e gli altri apostoli hanno trovato solo in Lui la risposta alla sete di vita, gioia, amore che li anima. Solo grazie a Lui hanno sperimentato la pienezza di vita che cercano. Perciò non se ne vanno, anzi, tutti tranne uno, tra cadute e pentimenti, rimarranno con Lui fino alla fine».
Papa Francesco spiega che anche per noi «non è facile seguire il Signore e comprendere il suo modo di agire, però, più gli stiamo vicini, più aderiamo al suo Vangelo, riceviamo la grazia nei sacramenti, siamo con Lui nella preghiera, più sperimentiamo la bellezza di averlo come amico, più ci rendiamo conto che solo Lui ha parole di vita eterna». Chiediamoci quanto è presente Gesù nella nostra vita, quanto ci lasciamo toccare dalle sue Parole? Poi prega Maria affinché ci illumini.
Il Papa chiede di pregare per chi soffre per via del vaiolo delle scimmie, malattie che si è diffusa in diverse aree del mondo, e poi sottolinea un timore.
«Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione russa e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega. Chi prega veramente prega sempre per tutti. Si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua chiesa. Per favore non sia abolita nessuna chiesa cristiana:le Chiese non si toccano». Il Papa chiede di deporre le armi e di pregare per la pace.
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