Angelus 8 dicembre, Immacolata Concezione: Papa Francesco affida a Dio ogni nostra speranza, come Maria

In una Piazza San Pietro gremita di fedeli, arrivati da ogni parte del mondo per ascoltare le parole del Santo Padre per la festività dell’Immacolata Concezione.

papa francesco all'angelus
photo: ansa (lalucedimaria.it)

Francesco pone la sua attenzione sulla figura di Maria ma anche e soprattutto sul tempo storico che stiamo vivendo: un tempo ricco di guerra, ma anche di troppe seduzioni digitali, come il Pontefice le ha definite.

Per questo motivo, il Papa ci chiede di affidare tutto nelle mani di Dio e di non perdere mai la speranza, proprio come ha fatto la Vergine.

Papa Francesco guarda a Maria

Nella Solennità dell’Immacolata Concezione, Papa Francesco celebra la Santa Messa in San Pietro insieme ai nuovi cardinali ma non rinuncia, anche, alla sua catechesi dell’Angelus alle ore 12. Tantissimi sono i fedeli arrivati da ogni parte del mondo per poterlo ascoltare, in questo giorno per la Chiesa così importante.

Francesco si è soffermato sullo sforzo diffuso di possedere e dominare, sulla fame di denaro, sul desiderio di avere “amici potenti”: tutto ciò che ci viene dai media e dal mondo di Internet. Questi falsi miti, questi falsi modelli ci allontanano dal comprendere qual è la misericordia del Padre e non ci fanno dire quel “sì” sincero, come fece proprio la Vergine Maria.

A poche settimane dall’apertura dell’Anno Santo, Papa Francesco ci parla di Lei, questa fanciulla sconosciuta a tutti ma che sarebbe diventata, poi, la Madre di Gesù. Lei, il centro della storia, che si affidò completamente al volere di Dio il giorno dell’annuncio dell’Arcangelo Gabriele. Il Pontefice ci pone proprio questa domanda: in quanti sarebbero disposti a dire SI, come ha fatto Maria, in un mondo come quello di oggi?

Maria è l’incontro fra l’umano e il divino: il perché del suo “sì”

Nel nostro tempo, agitato da guerre e concentrato nello sforzo di possedere e dominare, dove ripongo la mia speranza? Nella forza, nel denaro, negli amici potenti, oppure nella misericordia infinita di Dio? E di fronte ai tanti falsi modelli luccicanti che circolano nei media e in internet, dove cerco io la mia felicità? Dov’è il tesoro del mio cuore?” – afferma il Papa.

Maria Immacolata
photo: holyart (lalucedimaria.it)

L’attenzione del Pontefice è proprio sull’amore che Dio ha per ciascuno di noi: “[…] Dio mi ama gratuitamente, che il suo amore sempre mi precede, ed è pronto a perdonarmi quando ritorno pentito a Lui? Oppure mi illudo nel cercare di affermare a tutti i costi il mio io e la mia volontà?”. Ed è qui che introduce la figura di Maria: lei è l’incontro fra l’umano e il divino, è quell’istante benedetto, come l’ha definito Francesco.

Come nella scena della creazione di Adamo dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina, dove il dito del Padre celeste sfiora quello dell’uomo; così anche qui, l’umano e il divino si incontrano, all’inizio della nostra Redenzione, nell’istante benedetto in cui la Vergine Maria pronuncia il suo “sì”. In lei non c’è nulla che faccia resistenza alla sua volontà, nulla che si opponga alla verità e alla carità. Ecco la sua beatitudine, che tutte le generazioni canteranno. Rallegriamoci anche noi perché l’Immacolata ci ha donato Gesù nostra salvezza!” – afferma.

E conclude anche: “Oggi è un bel giorno per decidersi di fare una bella confessione” – riportandoci sul concetto che Dio ci ama indistintamente.

Gestione cookie