Papa Francesco, in questa domenica dopo la Pentecoste, incentra la sua attenzione sulla Trinità, di cui oggi si celebra la ricorrenza liturgica. Il Dio, trino ed unico, che ci ama e che riempie le nostre vite con il suo Amore.
Il Santo Padre ci spiega, nella sua catechesi, perché è importante pregare e rivolgersi alla Santissima Trinità.
La Trinità: la catechesi di Francesco
In una Piazza San Pietro gremita di fedeli, anche sotto il sole, accorsi lì ad ascoltare il Papa. È proprio a loro che Francesco, in occasione della recita domenicale dell’Angelus, rivolge la sua catechesi sulla Santa Trinità, di cui oggi è la ricorrenza liturgica.
Dopo al Pentecoste e prima del Corpus Domini: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Un dogma inscindibile. E Francesco ci parla della Trinità attraverso le parole del Vangelo di questa domenica dove Gesù parla anche dello Spirito Santo e del Padre, le altre due persone divine della Trinità stessa.
E parte, da una frase del Vangelo di Giovanni: “Tutto quello che il Padre possiede è mio e lo Spirito ve lo annuncerà”, la catechesi del Pontefice: “Festeggiare la Santissima Trinità non è tanto un esercizio teologico, ma una rivoluzione del nostro modo di vivere. Dio, nel quale ogni Persona vive per l’altra in continua relazione, in continuo rapporto, non per sé stessa, ci provoca a vivere con gli altri e per gli altri”.
Il Papa: “Come preghiamo la Trinità?”
Perché è importante festeggiare la Trinità? Francesco ce lo spiega in poche e semplici parole: “[…] Oggi possiamo chiederci se la nostra vita riflette il Dio in cui crediamo: io, che professo la fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo, credo davvero che per vivere ho bisogno degli altri, ho bisogno di donarmi agli altri, ho bisogno di servire gli altri?” – induce a domandarci.
Ma il perno principale della Trinità stessa è l’amore e, sempre prendendo a prestito le parole dell’Evangelista Giovanni, il Papa ci spiega che Dio è amore e attraverso l’amore che si rivela a ciascuno di noi: “E che cosa vuol dire amare? Non solo volere bene e fare del bene, ma prima ancora, alla radice, accogliere, essere aperto agli altri, fare posto agli altri, dare spazio agli altri”.
Padre, Figlio e Spirito Santo: non si scindono
Le tre persone divine della Trinità non possono essere scisse fra di loro, nessuna prescinde dall’altra e nessuna si considera senza l’altra: il Padre non sarebbe senza il Figlio, così come né lo Spirito Santo né il Figlio stesso possono esser pensati e percepiti distinti dal Padre.