In una Piazza San Pietro gremita di fedeli accorsi lì per ascoltarlo, il Pontefice ci fa porre l’attenzione sull’importanza della Domenica della Parola, che si celebra oggi. Una Parola che opera come non immaginiamo, specie nei nostri momenti di difficoltà.
Ascoltare la Parola, farla entrare nella nostra vita per avvicinarci sempre di più alla gioia di Dio. È questo il messaggio di oggi.
Nella giornata voluta da Papa Francesco, dove in ogni chiesa del mondo si celebra la “Domenica della Parola”, ci avviciniamo sempre di più all’importanza del messaggio evangelico e cerchiamo di farlo entrare sempre di più nella nostra quotidianità.
“Gesù si è fatto carne […] la sua Parola […] è viva, entra nell’oggi e lo riempie di Dio” – inizia il Pontefice nella sua riflessione domenicale. La domenica della parola nasce dall’esigenza di comprendere al meglio la ricchezza e il valore del messaggio dato dalla Scrittura, nella nostra esistenza e, anche, guardandola con spirito ecumenico.
Il Vangelo di questa domenica ci presenza Gesù che entra nella Sinagoga e legge il passo del profeta Isaia. Gesù, al termine, esordisce: “Oggi si è compiuta questa Scrittura”. Francesco si sofferma proprio su questo passaggio: “È la prima parola della predicazione di Gesù riportata dal Vangelo di Luca. Pronunciata dal Signore, indica un “oggi” che attraversa ogni epoca e rimane sempre valido. La Parola di Dio sempre è “oggi”. Incomincia un “oggi”: quando tu leggi la Parola di Dio, nella tua anima incomincia un “oggi”, se tu la intendi bene”.
La Parola di Dio ha il suo “oggi”, è sempre attuale: “Non come una storia antica, no: “oggi”. “Oggi” parla al tuo cuore” – continua.
Annunciare la Parola di Dio non con discorsi fatti e costruiti: “La predicazione corre questo rischio: senza l’unzione dello Spirito impoverisce la Parola di Dio, scade nel moralismo e in concetti astratti; presenta il Vangelo con distacco, come se fosse fuori dal tempo, lontano dalla realtà e questa non è la strada […] Per questo chi predica, per favore, è il primo a dover sperimentare l’oggi di Gesù, così da poterlo comunicare nell’oggi degli altri” – chiede il Santo Padre.
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Come deve essere la Parola di Dio nella nostra vita? “E’ viva ed efficace, ci cambia, entra nelle nostre vicende, illumina il nostro quotidiano, consola e mette ordine. Ricordiamoci: la Parola di Dio trasforma una giornata qualsiasi nell’oggi in cui Dio ci parla […] Con il tempo scopriremo che quelle parole sono fatte apposta per noi, per la nostra vita” – continua.
Papa Francesco conclude il Suo Angelus, descrivendo anche come la Parola sia anche il “faro che guida il percorso sinodale avviato in tutta la Chiesa”, nella volontà piena, da parte di tutti, di ascoltarla insieme e di nutrirci ogni giorno del Vangelo.
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