Uno dei brani del Vangelo, fra i più belli e conosciuti è al centro della catechesi del Santo Padre durante l’Angelus di questa mattina.
“A Gesù basta poco per fare cose grandi” – ha spiegato il Pontefice ai fedeli. Il tema della condivisione è al centro della pagina liturgica di quest’oggi e sul quale Francesco pone la sua attenzione.
È il brano della “moltiplicazione dei pani e dei pesci” ad essere al centro dell’attenzione di Papa Francesco e della sua catechesi per i fedeli radunatisi in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus. Il dono e la condivisione, anche quella più piccola sono nella logica di Dio e che si oppone a quella dell’uomo, che ama moltiplicare e poco da condividere.
“È curioso che nei racconti della moltiplicazione dei pani presenti nei Vangeli non compare mai il verbo moltiplicare ma che i verbi utilizzati sono di segno opposto: spezzare, dare, distribuire” – introduce il Papa.
Il condividere fa crescere l’amore. E Gesù, in questo brano del Vangelo, ce lo spiega chiaramente: “I discepoli gli chiedono di condividere tutto quello che ha da mangiare. Sembra una proposta insensata. Perché privare una persona, per lo più un ragazzo, di quello che si è portato da casa e ha il diritto di tenere per sé? Perché togliere a uno ciò che comunque non basta a sfamare tutti? Umanamente è illogico. Ma per Dio no”.
Ed è il piccolo dono che è gradito a Dio: “Anzi, proprio grazie a quel piccolo dono gratuito, e perciò eroico, Gesù può sfamare tutti. È un grande insegnamento per noi. Ci dice che il Signore può fare molto con il poco che gli mettiamo a disposizione” – prosegue Francesco.
Ma come adattare l’invito a condividere di Gesù nella realtà di oggi? “Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione. Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli” – continua il Papa.
Cristo ci invita, soprattutto, a non avere paura: “Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: “Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell’amore, credi nel potere del servizio, credi nella forza della gratuità” – conclude.
Alla fine della sua catechesi, Papa Francesco invita a pregare per tutti gli anziani e per tutti i nonni, di cui oggi ricorre la Prima Giornata Mondiale. Una preghiera che nasca dal cuore, ma che veda anche tutti noi esser vicini agli anziani, le nostre radici.
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ROSALIA GIGLIANO
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