Nell’Angelus odierno papa Francesco ha voluto mettere in guardia contro la tentazione della «pensione spirituale».
Cosa vuol dire essere dei «pensionati spirituali»? Il pontefice lo ha spiegato alla folla radunatasi in piazza San Pietro.
Come di consueto l’Angelus di oggi ha preso le mosse dal Vangelo della liturgia odierna, tratto da Matteo 13,44-52. È un brano molto noto, che contiene la parabola del mercante in cerca di pietre preziose.
Il regno dei cieli, dice Gesù, è simile a «un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
I tre gesti del mercante di pietre preziose
Papa Francesco ha posto attenzione sui tre gesti del mercante della parabola, che prima cerca, poi trova e infine compra la perla dal grande valore.
Sono gesti emblematici, sottolinea Francesco, che evocano la tensione spirituale che dovrebbe animare ogni cristiano. Il Papa si è così soffermato su ognuno di questi tre gesti, altamente significativi anche per la nostra vita spirituale.
Cercare
Dal racconto di Matteo emerge prima di tutto l’intraprendenza del mercante, al quale non bastano le perle che già possiede. Non si accontenta di quanto già ha, ma ne cerca di più belle. Un implicito invito, ricorda Francesco a ravvivare il desiderio, a «coltivare sogni di bene» e cercare «le novità del Signore», che non è mai ripetitivo.
Trovare
Un altro gesto significativo del mercante della parabola mostra in lui una persona accorta, che ha occhio e sa riconoscere le perle di grande valore. Non è sempre facile trovarle nei vari mercati dell’Antichità come in quelli dei nostri giorni, pieni di cose ammassate e di cianfrusaglie.
Da qui, avverte Francesco, l’importanza del discernimento ovvero di saper scegliere con attenzione, distinguendo ciò che ha valore da ciò che non ne ha. Il mercante della parabole evangelica infatti sa discernere. Il suo gesto ci rammenta dunque l’’importanza di avere un occhio attento, di saper scorgere del bene. Un impegno che richiede anche una certa consuetudine col bene. Da qui quindi anche la necessità, aggiunge Francesco, di «allenarci per trovare le gemme preziose della vita» senza perdere tempo dietro a oziosi e vuoti passatempi. Per trovare la pietra preziosa occorre saper discernere.
Comprare
Infine, terzo e ultimo gesto del mercante, c’è l’acquisto della perla. Resosi conto del suo enorme valore, il mercante sacrifica tutto per comprare quella perla. Cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto? Questa perla è il Signore stesso, spiega Francesco. La perla preziosa non è niente altro che Gesù: l’incontro personale con Lui è capace di cambiare da cima a fondo la nostra vita.
Francesco e il pericolo del “pensionamento spirituale”
Come sempre il Papa ha formulato una serie di domande utili per un esame di coscienza. In particolare si è rivolto ai giovani, esortandoli a non cadere nella tentazione della «pensione spirituale» e a cercare Gesù, il nostro bene più grande.
Infine il pontefice ha concluso l’Angelus chiedendo preghiere per l’imminente viaggio in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, non senza invitare nuovamente a pregare anche «per la martoriata Ucraina dove la guerra distrugge tutto, anche il grano». La distruzione del grano, ha detto Francesco, «è una grande offesa a Dio perché il grano è dono Suo per sfamare l’umanità e il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al cielo». Per scongiurare le devastazioni del grano il Papa ha fatto appello «ai miei fratelli, le autorità della Federazione russa affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza».
Il Papa ha voluto ricordare anche la Giornata mondiale dell’amicizia e quella della Tratta degli esseri umani, che «combatte il crimine che fa delle persone una merce». «La tratta – ha sottolineato con forza Francesco – è una realtà terribile che riguarda troppe persone: bambini, donne, nipoti, lavoratori. Tante persone sfruttate. Tutti vivono in condizioni disumane e soffrono l’indifferenza e lo scarto da parte della società. C’è tanta tratta nel mondo oggi».