Il pontefice si sofferma, dunque, sull’adozione di Patto Mondiale sui rifugiati che permetta il raggiungimento di “Un’intesa per assicurare, con responsabilità e umanità , l’assistenza e la protezione a chi è forzato a lasciare il proprio Paese”. Ma se il patto tra le nazioni mondiali è un passo importante verso una migrazione sicura, ordinata e regolare, l’impegno dei cittadini è quello che non deve mancare per non rendere la permanenza nel Paese un proseguimento di un incubo senza fine: “Ciascuno di noi è chiamato ad essere vicino ai rifugiati, a trovare con loro momenti d’incontro, a valorizzare il loro contributo, perché anch’essi possano meglio inserirsi nelle comunità che li ricevono”, dice il Santo Padre che poi aggiunge come proprio questa disponibilità sia la soluzione a “Tanti problemi” legati all’immigrazione.
Nella parte finale dell’Angelus, Bergoglio invita i fedeli e le nazioni a non dimenticare quei Paesi che sono in guerra da diversi anni e di cui non si parla come della Siria (ad esempio) per la mancanza di un intervento internazionale. Tra questi c’è sicuramente lo Yemen, in guerra dal 2015. Lo Yemen è in una situazione politica sociale disastrosa, ricorda il Santo Padre, motivo per cui sarebbe necessario un intervento internazionale per favorire un armistizio che salverebbe molte vite.
Luca Scapatello
Tanti sono i ricordi, i pensieri e gli incontri che potrebbero essere citati in ricordo…
Santa Gianna Beretta Molla è esempio di amore materno che non esita a dare la…
Meditiamo il Vangelo del 28 aprile 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Lunedì è il giorno della devozione allo Spirito Santo. Invochiamo la sua potente presenza…
“Effondi i tuoi doni su di me”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo…
Quando pensiamo al quadro di GesĂą Misericordioso, ci immaginiamo quello conservato a Cracovia. Ma quale…