Nonostante il lieve stato influenzale di ieri, il Santo Padre oggi non ha rinunciato al suo incontro domenicale con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro per ascoltare l’Angelus.
Nella sua catechesi domenicale, Papa Francesco ha chiesto di porre l’attenzione sempre sul volto luminoso di Gesù, nella nostra vita, in particolare in questo periodo di Quaresima.
“Coltivare gli sguardi aperti” – questo è ciò che ha affermato con forza il Pontefice.
Davanti ad una Piazza San Pietro gremita di persone, come ogni domenica Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico ed ha salutato tutti i fedeli che sono accorsi lì per ascoltare le sue parole in questa seconda domenica di Quaresima.
Commentando il Vangelo di oggi, che ci racconta della Trasfigurazione di Gesù, il Pontefice ha posto l’attenzione su di un aspetto particolare, ed ha invitato ciascuno di noi ad osservare attentamente un aspetto degli altri che ci circondano: “Coltivare sguardi aperti, diventare cercatori della luce di Gesù nella preghiera e nelle persone”.
Papa Francesco ci invita a rivolgere lo sguardo a Cristo
Un invito pieno ad aprirsi a Gesù, sempre ed in particolar modo in questo periodo di Quaresima. Guardiamo ala luce di Gesù, chiediamo perdono per i nostri peccati: “Lui è amore e vita senza fine. Lungo i sentieri dell’esistenza, a volte tortuosi, cerchiamo il suo volto, pieno di misericordia, di fedeltà, di speranza.” – ha affermato.
Come ricercare questa luce? Francesco ci invita a farlo in due modi: il primo è attraverso la preghiera, che sia sempre costante ed assidua. Il secondo, invece, è attraverso l’ascolto della Parola e anche con i Sacramenti, con particolare attenzione e predilezione verso l’Eucarestia e la Confessione.
Teniamo, sempre, ci dice Francesco, lo sguardo fisso a Gesù: “Nel mio cammino, tengo gli occhi fissi su Cristo che mi accompagna? E per farlo, do spazio al silenzio, alla preghiera, all’adorazione? Infine, vado in cerca di ogni piccolo raggio della luce di Gesù, che si riflette in me e in ogni fratello e sorella che incontro? E mi ricordo di ringraziarlo per questo?” – conclude il Papa.
Lui è la vera luce che illumina il nostro cammino
Per farci comprendere al meglio, il Papa è ricorso, anche, ad un esempio molto più pratico preso dal mondo rurale. Come i contadini, in passato, avevano lo sguardo fisso sulla meta e tracciavano solchi dritti nei loro campi, allo stesso modo devono fare i cristiani che, nel cammino della loro vita, devono avere sempre lo sguardo fisso a Cristo, che è la via, la verità e la vita e che è, anche la luce che irradia ogni giorno il nostro cammino.