Distinzione tra Corpo, Anima e Spirito
La distinzione tra corpo, anima e spirito viene fatta una sola volta nel nuovo testamento: nella lettera ai Tessalonicesi. In questo scritto San Paolo dice: “Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo”.
Sebbene il Catechismo provi a spiegare la distinzione tra spirito ed anima ci sono molti teologi che la rifiutano attribuendo una dualità platonica al concetto di anima distinta dallo spirito, in realtà questi non potrebbero essere più in errore. Se anima e corpo sono la sostanza materiale ed immateriale della nostra persona, lo spirito altro non è che il nostro io più profondo che si fonde con lo Spirito Santo facendo posto a Dio.
Per dare prova di quanto detto facciamo un excursus nel vecchio testamento, qui, nei primi libri, non si parla di resurrezione dei corpi, gli uomini tutti dopo la morte diventano delle ombre che vivono nello “Sheol”, andando avanti nelle letture si comprende che queste ombre in realtà mantengono una personalità e delle sembianze umane del tutto simili a quelle presenti nei corpi. Così, verso la fine, inizia a delinearsi una fine dei tempi, in cui tutti i corpi si desteranno dal sonno grazie al ricongiungimento di anima e corpo.
A partire da questo concetto si inserisce il Nuovo Testamento che aggiunge il concetto di dannazione e salvezza eterna e che divide distintamente il corpo dall’anima definendole appunto due parti di un unicum. Ma se l’uomo è diviso in corpo ed anima ed è l’anima quella che ascende al paradiso o finisce all’inferno, dove alberga lo spirito? Lo spirito alberga all’interno dell’animo umano, se per certo l’anima è il luogo in cui risiedono la personalità, intelligenza e volontà, ci insegna il catechismo, che c’è un luogo ancora più intimo nell’uomo dove esiste anche il tempio di Dio che è chiamato spirito.
Sant’Agostino ci dice che l’uomo non è stato abbandonato a se stesso, non è solo umano, ma anche in parte Dio, ovvero che nella sua anima coesiste una seconda natura: quella soprannaturale. Questa è la condizione base di ogni uomo messo al mondo ed è proprio per questo che viene effettuato il battesimo (oltre che per purificarci dal peccato originale) per permetterci di riconoscere ed accettare Dio dentro di noi, in questo modo, coscienti di possedere lo spirito nella parte più profonda del nostro essere, siamo in grado di rimanere sempre in contatto con Dio.