Anime del Purgatorio, sono tante le testimonianze di santi e mistici che ci parlano di quanto soffrano. Ma come possiamo essere loro di aiuto? Scopriamolo insieme.
Una delle cose certamente più dolorose per noi esseri umani, è perdere i nostri cari. È un qualcosa che fa male, perché siamo coscienti che non li rivedremo mai più, perlomeno in questa vita.
Eppure, essi sono sempre con noi, e noi cristiani, dobbiamo avere fede che sia così. Le anime dei nostri cari defunti, passano dall’altra parte, come si suol dire, e quello che ci auguriamo è che, se non sono in Paradiso, siano perlomeno in Purgatorio.
Su questo, però, a parte pregare, non ci è dato sapere oltre. Nei secoli, santi e mistici raccontano di aver avuto visioni delle Anime del Purgatorio e del Purgatorio stesso e ci hanno riportato quanto sia importante pregare per loro, per aiutarle ad andare in Paradiso, il prima possibile.
Queste anime, infatti, una volta decedute, potrebbero andare in questo luogo, in cui si avverte molta sofferenza, e in cui non è possibile vedere Dio, ma c’è comunque la certezza che, finito il periodo di purificazione, si vedrà finalmente il Creatore. Ma come potremmo essere di aiuto alle Anime del Purgatorio?
Anime del Purgatorio: come possiamo aiutarle in modo concreto
Nel tempo, come detto, santi e mistici ci hanno illuminato su come aiutare le Anime del Purgatorio, in modo da ridurre un po’ le loro atroci sofferenze causati dai peccati che hanno commesso, durante la loro permanenza sulla Terra.
Ebbene, in primis, la Santa Messa. Andare a Messa e dedicarla alle Anime del Purgatorio, è certamente un ottimo modo per aiutarle. Non c’è nulla come la Messa per poterle alleviare le loro pene, è praticamente lo strumento insostituibile.
Altre preghiere che si potrebbero dedicare per alleviare le sofferenze delle Anime sono il Rosario e la via Crucis. Grazie al Rosario, anche secondo la mistica Maria Simma, si liberano ogni giorno moltissime anime.
Le indulgenze. Esse sono molto importanti per le anime, un vero e proprio aiuto per potersi finalmente liberare e vedere Dio. La più grande sofferenza, infatti, per queste Anime, è proprio quella di non poter vedere Dio, desiderio fortissimo che le pervade.
Atri modi per alleviare le loro sofferenze
E ancora se vogliamo essere di aiuto a queste anime sofferenti, possiamo offrire piccoli sacrifici, fioretti, digiuni, proprio con l’intenzione di lenire le loro pene in Purgatorio. Un fioretto, un digiuno fatto con il cuore, sono un modo efficace per alleviare il loro dolore.
Poi ci sono i Santi che si offrono per loro, caricandosi delle loro sofferenze. Padre Pio ne parlava, in una sua lettera, col suo Padre spirituale: «Da parecchio tempo sento il bisogno, cioè da offrirmi vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti. Questo desiderio è andato crescendo sempre di più nel mio cuore tanto che ore è divenuto, sarei per dire, una forte passione.
L’ho fatta, è vero, più volte quest’offerta al Signore, scongiurandolo a voler versare sopra di me i castighi che sono preparati sopra il peccatore e sulle anime purganti, anche centuplicandoli su di me, purché converta e salvi i peccatori e ammetta presto in paradiso le anime del purgatorio».
Perché si va in Purgatorio?
Secondo santi e mistici, si finirebbe in Purgatorio per diverse ragioni. Ad esempio, l’ostinarsi nell’essere rancorosi, commettere peccati contro carità, amore per il prossimo, l’essere calunniatori. Il non perdonare, e molto altro ancora.
Quello che possiamo fare, è pregare per le Anime che necessitano di aiuto. Una raccomandazione importante, che spesso fanno anche i sacerdoti, è quella di pregare anche per le Anime del Purgatorio più dimenticate, quelle per cui non prega più nessuno. Ricordarle nelle intenzioni durante la Messa e la preghiera, sarebbe di grande aiuto.