Chi era padre Agostino Gemelli?
un sacerdote francescano, convinto sostenitore del miracolo di Lourdes.
Chi era il monaco francescano
Nato il 18 ottobre 1878 a Milano, Edoardo Gemelli proveniva da una famiglia abbiente e da ragazzo era un socialista ateo convinto. Finita la scuola, all’università si è distinto nello studio della Medicina. Proprio mentre frequentava la facoltà di medicina cominciò ad interessarsi di fede e religione, grazie all’influenza esercitata da Lodovico Necchi, terziario francescano. In breve tempo avvertì la chiamata ed entrò in seminario, chiedendo però il permesso di poter continuare gli studi di medicina. Nel 1908 divenne un frate francescano e negli anni successivi portò a termine gli studi universitari.
Sin dai primi anni in cui si discuteva della veridicità delle apparizioni di Lourdes, padre Gemelli, divenuto nel frattempo Agostino, divenne uno dei primi convinti difensori del culto che si teneva nella località francese. Nel secondo dopo guerra padre Agostino s’incaricò della ricostruzione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, benedetta da San Pio da Pietrelcina. Per tutta la sua vita sacerdotale fu un convinto assertore del francescanesimo e della scienza. Oggi viene ricordato come un uomo di chiesa e di scienza, capace di lasciare un segno in entrambi i campi.
Padre Gemelli e padre Pio
Intorno agli anni ’20, la Chiesa volle investigare sulla devozione su cui padre Pio poteva contare. Tra gli aspetti da verificare c’era la veridicità della stimmate. Per controllare che il fenomeno fosse reale, venne mandato, tra gli altri, proprio padre Agostino Gemelli. La sua competenza medica ed il suo approccio razionale-scientifico, lo rendevano la persona ideale per analizzare il fenomeno senza condizionamenti. La storia vuole che proprio a relazione di padre Agostino Gemelli, convinto che le stimmate fossero un sintomo di stress psicosomatico, convinse la Chiesa a revocare i privilegi di padre Pio. Nel corso degli anni successivi, però, questo ruolo chiave di padre Gemelli venne smentito anche dal Vaticano.
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Luca Scapatello