Dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, la ricetta delle caramelle legate ad un’antica tradizione delle ragazze in cerca di marito.
Sono diverse le specialità culinarie che nel corso dei secoli sono state realizzate per rendere omaggio a santa Caterina d’Alessandria, martire egiziana del IV secolo, la cui memoria liturgica ricorre il 25 novembre.
In Italia la santa viene tradizionalmente omaggiata con i Panotti siciliani. Si tratta di una preparazione dolce creazione delle Suore di clausura del Monastero di Santa Caterina a Palermo. Ma oltre a questi, che sono panini fatti con la pasta di mandorle in un impasto morbido con una ripieno di conserva di cedro, c’è dell’altro.
In Emilia Romagna nel giorno di santa Caterina d’Alessandria vengono preparate le Bamboline, chiamate anche Caterine: dei semplici biscotti di pasta frolla con la forma da bambolina che vengono glassati al cioccolato. Ma al di là di queste specialità tutte italiane anche nel resto del mondo il culto a questa santa è molto vivo e c’è una ricetta deliziosa: le caramelle Tirè realizzate nel Quèbec.
Le caramelle Tirè hanno una storia specifica e affascinante. Sono legate all’amore e al desiderio delle ragazze di incontrare l’uomo della propria vita con cui sposarsi e costruire una famiglia. Può sembrare strano che ci sia una tradizione di questo tipo legata proprio a santa Caterina d’Alessandria che rifiutò il matrimonio per consacrarsi interamente a Dio.
Bella e corteggiata, la santa aveva altri piani per la sua vita. È noto che a seguito di una visione della Madonna avvenne quello che è definito il suo “matrimonio mistico” con il Signore: la Santa Vergine con Gesù Bambino in braccio le mise al dito un anello con cui Caterina avrebbe consacrato se stessa. Tuttavia è considerata la protettrice delle ragazze che cercano marito.
La ricetta invece si riferisce al matrimonio terreno e il legame con la santa deriva dal fatto che queste caramelle sono state ideate da Marguerite Bourgeoys, una suora della Congrégation de Notre-Dame à Montréal per la festa di santa Caterina.
Nel 1653 la suora volle insegnare alle ragazze della sua scuola a preparare delle caramelle. Dimostrando la loro bravura nell’arte della pasticceria sarebbero risultate interessanti agli occhi dei ragazzi: questo era lo scopo.
Queste caramelle sono di consistenza morbida, del tipo toffee e vengono realizzate con la tecnica chiamata sucre tiré. Dal francese étirer, che vuol dire allungare, deriva dunque il nome Tirè. Per prepararle occorre solo un po’ di pazienza e l’attenzione per seguire tutti i passaggi, ma il procedimento è abbastanza semplice.
Ingredienti
Preparazione
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