Per secoli si è tentato di fare credere che l’Anticristo sia una sorta di metafora nebulosa. Oggi più che mai c’è bisogno di comprendere la sua terribile realtà.
La religione cristiana ha plasmato fin dal profondo il mondo occidentale. Senza la fede in Cristo infatti è persino difficile comprendere che cosa sia l’Occidente stesso, cosa tiene insieme i vari pezzi di un mosaico composito e articolato come quello dei tanti paesi europei e americani.
Solo a partire dalla teologia e dalla storia del cristianesimo, infatti, è possibile a cascata comprendere come si sia svolta la storia dell’Europa, del mondo medievale fino a quello moderno. Per ultimo, senza le categorie teologiche non è nemmeno possibile comprendere a fondo l’attualità e i gravi mali che affliggono la nostra società.
La cristianità ha permesso infatti al mondo occidentale, fin dalla sua origine, la comprensione del bene e del male, della luce e del buio, e di conseguenza anche di comprendere chi sia amico e chi nemico, alla luce anche dell’insegnamento di Cristo di amare i propri nemici.
L’esempio più chiaro e netto di chi sia il principale nemico del bene, però, è quello del demonio. Proprio satana, l’Anticristo, incarna tutto il male di questa terra, e la peggiore delle afflizioni che può tormentare la vita degli esseri umani.
Tuttavia, per secoli la figura dell’Anticristo è stata in qualche modo resa sfumata, ambigua, come accade anche oggi, con la tendenza a relativizzare e rendere indefinita una realtà che purtroppo è ben tangibile nella vita di chi ne è vittima.
Lo dimostrano le numerose tragedie della cronaca, i dati su sette e organizzazioni demoniache, e il male che costantemente imperversa nel mondo attraverso guerre, ingiustizie, iniquità, stermini. Mali atavici come aborto, eutanasia, ideologie contro la vita e la natura ne sono l’esempio più lampante.
Dal considerarlo un’idea al comprendere che si tratta invece di un essere reale, perverso e pervertitore, purtroppo c’è molta distanza. Eppure è necessario capire che non si tratta solamente di una figura in qualche modo mistica, nuvolosa, ma di una presenza che inquina la vita e l’esistenza di tanti che cadono nella sua trame.
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Per comprendere chi sia l’Anticristo, bisogna aprire essenzialmente il Vangelo di Giovanni, precisamente l’Apocalisse. La storia dell’Anticristo è infatti strettamente legata alla componente “escatologica” della Sacra Scrittura, la rivelazione cioè che ci viene data dalla Bibbia sul destino del mondo, che è quello di avere una fine, e che questa stessa fine coincida con la Parusia, il ritorno di Cristo, e di conseguenza con la Salvezza eterna.
Proprio l‘anti-Cristo è infatti il segnale che il mondo è destinato a finire, ma che il male non l’avrà mai vinta. Per questa ragione, nella storia molti teologi e predicatori si sono soffermati sull’approfondimento dell’opera demoniaca che attacca l’uomo. In particolare, se ne è cominciato a discutere in maniera molto netta nei primi secoli del cristianesimo, con i testi che vanno da Ireneo a Ippolito.
Il medioevo ha permesso una conoscenza ancora più approfondita, rendendola un aspetto fondamentale per la comprensione del mondo in cui viviamo. Alla fine del medioevo ci saranno però due interpretazioni contrastanti dell’esistenza e della presenza del demonio anche nella Chiesa. C’è chi lo ritiene del tutto esterno a questa, mentre invece c’è anche chi ne attribuisce le fattezze di sovrani e persino di Papi.
Nel medioevo furono molti i Pontefici che vennero accusati di essere l’Anticristo, colui cioè che vuole costruire in questo mondo qualcosa di opposto alla verità rivelata da Gesù. Tra questi, ci sono certamente i protestanti guidati da Martin Lutero, prima dello scisma. Negli ultimi secoli, figure come Napoleone o Hitler sono state associate al principe delle tenebre. Anche nella Rivoluzione francese, sono in molti quelli che vi hanno intravisto l’opera del demonio.
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Oggi però, sempre più l’Anticristo viene vissuto come un’idea astratta e impersonale. Purtroppo, si tratta di un grave errore dovuto a una società, quella in cui viviamo, dove tutto diventa in qualche modo astratto e nebuloso, e ogni verità viene nascosta o contestata.
Ma ci sono stati anche testi e scrittori che più volte, già nei secoli scorsi, misero in guardia da questo rischio che stava per arrivare. Si pensi al romanzo “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson o “L’Anticristo” di Vladimir Sergeevi Solov’ëv, in cui si mostra come dietro dittature che presentano ideologie apparentemente umanistiche si celi la presenza del peggiore dei nemici dell’umanità.
Giovanni Bernardi
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