Antonello Venditti, nel testo della sua canzone “Sara”, dichiara un vero e proprio inno alla vita, che potrebbe servire come spunto di riflessione in un ipotetico incontro in cui si parla agli adolescenti dell’importanza di preservare la gravidanza, anche se in giovane età.
“Sara, prendi tutti i libri e accendi il motorino e poi attenta, ricordati che aspetti un bambino”.
La celebre canzone -come saprete certamente tutti- parla di una ragazza che, pur andando ancora a scuola, nasconde dentro di se il segreto di una gravidanza e chi le parla le dice di non dimenticarlo, di stare attenta e di ricordare che lei ha chi la ama e la proteggerà, anche in quel difficile momento.
“Sara, tu va dritta non ti devi vergognare, le tue amiche dai retta a me lasciale tutte parlare. Sara, è stato solo amore, se nel banco non c’entri più, tu sei bella, anche sei vestiti non ti stanno più”.
Affrontare una gravidanza quando si è ancora giovanissimi non è facile, ma richiede la stessa responsabilità di quando si sceglie di sentirsi adulti e di provare ad avere rapporti sessuali. Questo non va dimenticato.
Non dovrebbero dimenticarlo né gli adolescenti, né coloro che potrebbero sostenerli, consigliarli per il meglio.
Troppe, infatti, sono oggi le agenzie che tentano di far pensare a tutti noi che l’aborto sia una pratica lecita e senza conseguenze.
E’, invece, una maniera crudele per liberarsi nel frutto di un rapporto sessuale. E non c’è nessuna donna, che si dica madre, che non abbia ammesso di essersene pentita amaramente, quando ormai l’irreparabile era compiuto.
Antonello Venditti canta ancora: “Sara, mentre dormivi l’ho sentito respirare. Sara, mentre dormivi ti batteva forte il cuore. Sara, tu non sei più sola, il tuo amore gli basterà, il tuo bambino, se ci credi nascerà”.
Questo meraviglio inno alla vita, che ancora circola in radio, faccia riflettere tutte quelle ragazzine che possono scegliere di far nascere il proprio bambino, sapendo che, se proprio non possono o non vogliono tenerlo, potranno darlo in adozione, anche in maniera anonima.
Antonella Sanicanti
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