Lui un grande artista della musica italiana ma anche un uomo di fede a cui non piace sbandierare il suo credo.
Antonello Venditti racconta un aneddoto particolare della sua vita che ha deciso di rendere pubblico in un’intervista ad un quotidiano online: “Quando sono nato, se non ci fosse stato lui, non ce l’avrei fatta”. Ecco il racconto.
La confessione di Antonello Venditti
È una delle icone della musica italiana, attive dagli anni 70 e che, ancora oggi, macina successi su successi e nuovi fans, anche fra le nuove generazioni. Lui è Antonello Venditti. Ha deciso, però, di raccontare un particolare aneddoto della sua vita al quotidiano “Petrus”, quotidiano online sull’apostolato di Papa Benedetto XVI.
Un momento di vita provata che nessuno conosceva: “Quando sono nato ci furono grosse difficoltà” – ha raccontato. Ma cosa è accaduto di preciso?
“Quando sono nato, ho rischiato di morire”
Era l’8 marzo del 1949 quando Antonello venne alla luce. Sua madre era all’ottavo mese di gravidanza e il piccolo, quando nacque, pesava soltanto 1,400 kg. Una situazione rischiosa, per la quale anche i medici non si erano sbilanciati troppo. Pensavano che il piccolo non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere.
La mamma e il sogno di San Francesco Saverio
Ma mamma Wanda, però, non si arrese. Era una donna molto religiosa e non smetteva di pregare per il suo bambino. Una notte sognò San Francesco Saverio: “Non ti preoccupare, si salverà” – le disse, con precisione, il Santo in sogno. E così è stato.
Venditti e la fede oggi
Ancora oggi, Venditti, non ha perso la sua fede: “Credo in Cristo e senza di lui sarebbe vana e vuota tutta la mia vita. Comunque ho un rapporto stretto con la mia religiosità che preferisco non sbandierare ai quattro venti” – ha raccontato ancora, nell’intervista.
Da un momento difficile alla nascita, dove il Santo ha steso la mano su di lui, a Cristo che ancora oggi, lo accompagna nel corso della sua vita.
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ROSALIA GIGLIANO