Per Antonino Zichichi sono addirittura interconnesse.
Nato a Trapani il 15 ottobre 1929, Antonino Zichichi si è laureato in Fisica all’Università di Palermo. Nel corso della sua attività di ricerca scientifica si è distinto per idee originali che hanno portato indubbi vantaggi nello studio delle particelle subatomiche, motivo per cui è stato scelto per lavorare al Cern di Ginevra. Tra le scoperte portate a termine, quella più importante è sicuramente l’asteroide che porta oggi il suo nome (3951 Zichichi). Lo scienziato viene anche coinvolto in prima persona per la costruzione dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Il governo gli ha riconosciuto tre importanti onorificenze per il lavoro svolto in ambito scientifico: Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (1999), Medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e cultura (2001) e Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (2002). Anche e soprattutto a lui si deve anche la divulgazione della materia scientifica attraverso le reti televisive italiane nel corso degli anni ’90.
Nonostante la sua figura sia degna di nota e l’importanza del suo lavoro riconosciuta in Italia e nel mondo, non sono mancate nel corso della sua carriera alcune critiche. Una delle più recenti riguarda la sua idea di assenza di correlazione tra l’emissione di gas nocivi nell’ambiente e cambiamenti climatici. Molto contestata dalla comunità scientifica la sua posizione sul darwinismo: Zichichi sostiene che la teoria dell’Evoluzione non possa essere considerata scientifica perché manca delle basi matematiche a supporto, inoltre ha evidenziato come manchino prove certe per giustificare alcune fasi dell’evoluzione umana (il cosiddetto anello mancante), il che renderebbe il dawinismo alla stregua di una fede nella non esistenza di Dio. Riguardo il rapporto tra religione e scienza, Zichichi ha dichiarato che nessuna scoperta scientifica finora ha dimostrato l’inesistenza di Dio.
Nella conferenza ‘Il complesso rapporto tra scienza ed etica: voci della cultura a confronto‘, tenuta il 31 maggio a San Miniato e organizzata dalla Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato, Antonino Zichichi ha equiparato l’esperimento scientifico ad una domanda posta a Dio: “Cos’è un esperimento? E’ porre la domanda a colui che ha creato il mondo: scienza e fede sono un dono di Dio”. Dopo aver sottolineato che tutti gli scienziati che hanno fatto delle grandi scoperte erano credenti, ha condiviso con i presenti la ricetta per continuare a progredire nella ricerca: “L’unica strada per riuscire allora a comprendere la logica che regge il mondo è continuare a farsi delle domande. Una cosa è sicura, se nei nostri laboratori smettessimo di fare scoperte la tecnologia dei nostri posteri sarà la stessa della nostra, perché queste scoperte sono il motore del progresso”.
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Luca Scapatello
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