Sì, specie da quando la figlia Caterina ne ha avuta una.
Parliamo spesso delle esperienze pre morte, ultima quella di suor Maria Gloria Riva, perché per chi ha fede si tratta di uno specchio sulla vita nell’aldilà. Qualcosa del genere è capitato anche a Caterina Socci (sebbene la ragazza né i familiari l’abbiano condivisa), figlia dello scrittore Antonio. Era il 12 settembre del 2009 quando la vita di questa ragazza è cambiata per sempre. Caterina era studentessa universitaria a Firenze e quella sera si trovava a casa con le coinquiline. Le ragazze stavano decidendo cosa mangiare quando all’improvviso Caterina ha accusato un malore: il cuore si era fermato.
Le ragazze chiamano prima i soccorsi, sono atterrite ed in stato di shock. La confusione di quegli attimi fa dimenticare loro di avvertire la famiglia, a cui arriva la chiamata solamente un’ora dopo l’accaduto. Antonio e la moglie si mettono in macchina con il cuore in gola, devono raggiungere la figlia il prima possibile. Nel frattempo lo scrittore parla con uno dei paramedici e gli chiede di non interrompere il massaggio cardiaco. Passa un’altra mezz’ora, gli operatori sanitari continuano senza sosta il massaggio cardiaco utilizzando anche il defibrillatore, ma Caterina non da segni di vita.
Stavano quasi per arrendersi quando entra don Andrea Bellandi: il sacerdote si inginocchia accanto a Caterina e comincia a recitare il rosario. I medici gli dicono che c’è poco da fare, la ragazza non da segni da troppo tempo, ma pochi minuti dopo il suo cuore riprende a battere. Caterina ci ha impiegato mesi prima di riprendere la coscienza e per anni è stata sottoposta a sedute di fisioterapia e logopedia, ma è tornata a vivere e sorridere, quello che più importa ai suoi genitori.
Nel 2015, sei anni dopo quella drammatica notte, Antonio Socci ha condiviso la propria opinione su quanto accaduto alla figlia in un’intervista rilasciata al ‘Giornale’. Lo scrittore non ha dubbi che la figlia sia resuscitata, quando gli viene chiesto se pensa che si sia trattato di un miracolo afferma: “Ne sono certo. Quando ricevetti la telefonata, il cuore era fermo da più di un’ora: una situazione incompatibile con la vita. Per una frazione di secondo ebbi chiaro nella testa un solo concetto: Dio può tutto. E supplicai i medici del 118 di continuare nei tentativi di rianimarla, pur sapendo che mi avrebbero restituito un corpo in stato vegetativo”.
Dopo aver spiegato che adesso (nel 2015 Ndr.) la figlia è “È perfettamente cosciente, ilare, vivace, tranquilla. Ha recuperato la memoria che aveva perso”, lo scrittore conferma all’intervistatore che anche Caterina crede di essere stata benedetta con un miracolo. Per quanto riguarda l’esperienza pre morte, la visione dell’aldilà avuta dalla figlia, Socci ha semplicemente detto: “Una testimonianza che ci ha molto impressionato. Un giorno sarà lei a raccontarla in prima persona, se lo vorrà”.
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Luca Scapatello
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