Nessuna misericordia per un’anziana che ruba per necessità?
La signora in questione ha 75 anni e percepisce una pensione di 450 euro al mese.
In provincia di Padova, precisamente a Ponte di Brenta, la necessità l’ha spinta a rubare. Il suo bottino era costituito da una bottiglia d’olio e da un po’ di formaggio, per un costo totale di soli 13 euro.
Anziana che ruba, denunciata senza pietà
Quando la signora è stata presa sul fatto e fermata, ha cercato di spiegare il motivo del suo gesto e la disperazione che lo accompagnava, ma non ha trovato venia: “Ho sbagliato, ma l’ho fatto perché con la mia pensione non riesco ad arrivare a fine mese. Con 425 euro è dura campare”.
“Avevo già speso 32 euro per altri prodotti e volevo risparmiare qualcosa, speravo che nessuno se ne accorgesse, quando mi hanno fermato volevo dare la differenza”.
Purtroppo la signora non ha trovato misericordia, poiché la direzione del supermercato ha deciso di chiamare la Polizia ed ha voluto denunciarla, senza pietà.
“Mi hanno trattata come una criminale, sono rimasta chiusa per due ore in uno stanzino al freddo. So di aver sbagliato, ma ero disperata e ho agito d’impulso. È stato un errore che ho pagato carissimo e che mi ha devastata, ma non sono una ladra”.
Nel leggere questa storia, non si comprende bene se sia più forte l’indignazione, per la grave situazione economica che molte famiglie sono costrette a fronteggiare, senza aver potuto opporsi, o la sensazione di impotenza, nel non poter fare nulla per loro. Ma c’è un’altra cosa che lascia senza parole: l’umiliazione che un’anziana che ruba per mangiare è stata costretta a subire, senza che nessuno avesse compassione di lei e della sua condizione umana.
Antonella Sanicanti
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