Apostoli dell’amore di Gesù: siamo consapevoli di ciò che siamo?

La vita cristiana si identifica in toto attraverso l’unione con Cristo. A volte, però, non siamo consapevoli di quanto la nostra unione con Gesù sia forte e centrale nelle nostre vite. Una grande Santa del Novecento ci invita a riflettere su questo aspetto.

Gesù e apostoli
L’amore di Gesù opera attraverso di noi – LalucediMaria

Il concetto di unione spirituale con Gesù è uno dei temi centrali della vita cristiana e del percorso di ogni fedele. In molti, nel corso della storia, si sono imbattuti nella profonda riflessione circa questa importante tematica e, tra questi, si eleva il nome di una delle Sante più influenti del secolo scorso, Madre Teresa di Calcutta. Il suo pensiero e il suo modo di affrontare la vita sono stati d’esempio per molti, fedeli e non. Ciò che la Santa, attraverso le sue parole, vuole chiarire è che la nostra unione con il Cristo Salvatore è più intensa e profonda di quanto crediamo. Ciò su cui dobbiamo riflettere, infatti, è la consapevolezza di questa unione, quella stessa consapevolezza che ci porta ad essere Apostoli del suo amore.

Apostoli dell’amore: le parole di Madre Teresa

Le parole di Madre Teresa di Calcutta, qualsiasi sia la tematica affrontata, vanno custodite come un prezioso dono che ci viene offerto. In particolare, le sue parole e le sue riflessioni sulla nostra unione con Gesù rappresentano un pilastro per i nostri cammini. La Santa affermava che “Dobbiamo essere consapevoli della nostra unione col Cristo, come Egli era consapevole della propria unione con il Padre. Il nostro lavoro è veramente apostolico nella misura in cui gli permettiamo di operare in noi e attraverso noi, con la sua potenza, con la sua ansia di amare“. L’intensità di questa singolare connessione definisce in maniera speciale il nostro operato nel mondo, la nostra missione: ciò per cui siamo chiamati.

L’amore di Cristo in noi

La potenza dell’amore di Cristo in noi si manifesta a pieno quando permettiamo a Gesù di operare in noi e attraverso di noi. Per comprendere meglio questo passaggio così importante ci facciamo aiutare da San Paolo, che ai Galati diceva: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (fonte: Galati, 2). Le parole che ci offre San Paolo parlano proprio di questa consapevolezza su cui siamo chiamati a riflettere: la capacità e la disponibilità di far lavorare il Signore attraverso di noi.

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