Apparizioni di Akita: morta la veggente che aveva rivelato inquietanti profezie

È morta la veggente di Akita, destinataria di apparizioni riconosciute dal vescovo locale e di sconvolgenti profezie.

morta la veggente della Madonna di Akita
Suor Agnes Sasagawa, veggente della Madonna di Akita – lalucedimaria.it

Lo scorso 15 agosto, nel giorno dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo è deceduta la veggente delle apparizioni di Akita, in Giappone. Il suo nome era suor Agnes Katsuko Sasagawa ed aveva 93 anni.

Da sempre con una salute cagionevole, la suora, che faceva parte dell’Istituto religioso delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù nella Santa Eucaristia, aveva ricevuto le apparizioni della Madonna, chiamata Nostra Signora di Akita, dal giugno fino al 13 ottobre 1973.

Appartenente ad una famiglia buddista si convertì e fu battezzata dopo la testimonianza di un’infermiera cristiana che le diede da bere l’acqua di Lourdes. Poi diventò una religiosa prendendo il nome di Agnes.

La morte della veggente e le apparizioni di Akita

La notizia della morte della veggente è stata confermata dal parroco di Akita ed è circolata nei media locali. Era il 12 giugno 1973 quando la giovane suora affermò di vedere dei raggi brillanti uscire dal tabernacolo nella chiesa del convento.

morta la veggente della Madonna di Akita
Suor Agnes Sasagawa, veggente della Madonna di Akita – lalucedimaria.it

Nei giorni successivi ebbe la stessa visione. Poi il 28 giugno le apparve sulla mano una dolorosa ferita a forma di croce, che sanguinava copiosamente. I fenomeni mistici che coinvolsero la suora giapponese iniziarono così.

Proseguirono il 6 luglio dello stesso anno quando Agnes Sasagawa sentì una voce provenire da una statua di legno raffigurante la B.V. Maria che si trovava nel convento. Era stata scolpita da un unico blocco di legno un decennio prima e non si pensò ad una contraffazione.

Affermò che era la Madonna a parlarle. Le disse che sarebbe guarita da alcuni problemi all’udito da cui era affetta, cosa che effettivamente si verificò l’anno successivo. Poi la invitò a “pregare in riparazione per i peccati degli uomini“. Poco dopo comparve una ferita sulla statua, come quella che aveva ricevuto la suora, ma sul lato opposto.

Le terrificanti profezie della Madonna di Akita

Il 3 agosto 1973 la Madonna avrebbe parlato nuovamente alla veggente con un messaggio importante che lei avrebbe dovuto trasmettere ai suoi superiori.

Molti uomini in questo mondo affliggono il Signore. Desidero anime che lo consolino per attenuare l’ira del Padre Celeste. Desidero, con mio Figlio, anime che ripareranno con la loro sofferenza e la loro povertà per i peccatori e gli ingrati. Affinché il mondo possa conoscere la sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande castigo a tutta l’umanità era il messaggio, destinato a creare scalpore e suscitare perplessità e angoscia.

L’invito era di attenuare l’ira del Padre attraverso preghiere, penitenza e sacrifici. Il 13 ottobre di quell’anno, nell’anniversario della Madonna di Fatima, fu dato un altro messaggio, anche questo come una profezia inquietante.

Se gli uomini non si pentono e non migliorano se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo a tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del diluvio, come non si è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una gran parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né sacerdoti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così desolati che invidieranno i morti. Le uniche armi che vi rimarranno saranno il rosario e il segno lasciato da mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del rosario. Con il rosario, pregate per il papa, i vescovi e i sacerdoti“, sono le parole che la veggente riportò.

Il riconoscimento del vescovo locale

Il vescovo locale, John Shojiro Ito di Niigata, che era anche il fondatore dell’ordine a cui apparteneva suor Agnes Sasagawa nel 1984 diede il permesso ai fedeli della sua diocesi di venerare la Madonna di Akita.

Vescovo di Nigata
Il vescovo John Shojiro Ito (Screebshot YouTube) – lalucedimaria.it

Questo pronunciamento arrivò dopo otto anni di indagini. Il documento episcopale affermava che nei messaggi di Nostra Signora di Akita non vi era “nulla di contrario alla dottrina o alla morale cattolica“. 

Il riconoscimento, dunque, risale al 1984. Attualmente, dallo scorso mese di maggio sono in vigore le nuove norme per il discernimento e la valutazione di apparizioni e fenomeni mistici. Non è più determinante il parere del vescovo locale, ma il giudizio è lasciato al Dicastero per la  Dottrina della Fede, il solo organo che potrà effettuare un pronunciamento definitivo e vincolante.

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