In che mondo viviamo, dove siamo arrivati se due genitori non sono più in grado di decidere della vita della loro figlia, bensì siano i medici a dover decidere di porre fine alla vita della piccola Marwa. Loro credono che possa avvenire il Miracolo, ma i medici chiedono di staccare la spina.
I genitori si oppongono all’interruzione del trattamento. Saranno i giudici del Consiglio di Stato a decidere. L’8 febbraio scorso, il tribunale amministrativo di Marsiglia aveva sentenziato in favore dei genitori, considerando che il proseguimento delle cure non era accanimento terapeutico.
Citati dal Parisien, i genitori, Mohamed e Anissa Bouchenafa, non si rassegnano. Marwa, sostengono, sembra reagire al loro contatto, al suono della loro voce. “Prove di vita”, affermano. Semplici “riflessi”, ribatte il corpo medico. A fine giornata, sulla piattaforma Change.org, la petizione ‘Jamais sans Marwa!’ – ‘Mai senza Marwa!’ – aveva quasi raggiunto le 245.000 firme. Secondo la legale della famiglia, Samia Maktouf, “l‘autorità medica non può sostituirsi all’autorità della famiglia“
Dovranno essere i magistrati francesi a decidere se a Marwa Bouchenafa, una bimba di 15 mesi mantenuta in vita artificialmente, deve morire oppure no. È un dilemma complesso e profondamente doloroso, che scuote la Francia, e a cui sono chiamati a rispondere i massimi vertici giurisdizionali del Paese. Il consiglio di Stato di Parigi ha esaminato – come racconta l’Ansa – il caso di questa bimba ricoverata dell’ospedale la Timone di Marsiglia.
I medici dicono che non c’è più nulla da fare – ogni ulteriore tentativo sarebbe “irragionevole ostinazione” -, bisogna staccare la spina, ma i genitori si oppongono: “Non perdiamo la speranza”. Una petizione in questo senso ha già raggiunto 240.000 firme.