I genitori si oppongono all’interruzione del trattamento. Saranno i giudici del Consiglio di Stato a decidere. L’8 febbraio scorso, il tribunale amministrativo di Marsiglia aveva sentenziato in favore dei genitori, considerando che il proseguimento delle cure non era accanimento terapeutico.
Citati dal Parisien, i genitori, Mohamed e Anissa Bouchenafa, non si rassegnano. Marwa, sostengono, sembra reagire al loro contatto, al suono della loro voce. “Prove di vita”, affermano. Semplici “riflessi”, ribatte il corpo medico. A fine giornata, sulla piattaforma Change.org, la petizione ‘Jamais sans Marwa!’ – ‘Mai senza Marwa!’ – aveva quasi raggiunto le 245.000 firme. Secondo la legale della famiglia, Samia Maktouf, “l‘autorità medica non può sostituirsi all’autorità della famiglia“
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