L’appello accorato arriva da parte del Vescovo della diocesi di Albano Laziale ed è rivolto alla mamma di Lucas, il bimbo lasciato in ospedale ad Aprilia venerdì sera.
L’intero ospedale si è mobilitato per il piccolo. Prima gli accertamenti sul suo stato di salute, poi una valanga di doni per ricoprire d’amore questo dolce bambino, ora la disperata ricerca della sua mamma.
I dettagli del ritrovamento fanno pensare che la mamma del piccolo fosse disperata, ma tutti siamo pronti ad aiutarla.
Durante un normale turno di lavoro un’infermiera del 118 trova questo tenero fagottino. Il piccolo è tranquillo nel suo passeggino. Vestito, pulito, ben coperto. Accanto al piccolo c’è il suo biberon con del latte e uno zainetto con pannolini e vestiti puliti. L’infermiera si chiama Sara Fanella, ma del piccolo non conosce il nome. Subito si attiva cerca i suoi genitori nelle sale adiacenti, ma non trova nessuno, scatta la preoccupazione per lo stato di salute del bimbo, di cui ancora non conosce il nome. Subito denuncia il fatto alle autorità competenti, mentre i medici si attivano per valutare come sta. Dopo tutti gli accertamenti tirano un sospiro di sollievo.
Il piccolo sta bene, ma nessuno ha idea di come si chiami. Ignaro di quanto gli stia accadendo, se ne sta buono, ridente e tranquillo tra le braccia degli infermieri e del personale amorevolmente accorso. Certo chiamarlo bimbo è una cosa strana, allora iniziano a proporgli un elenco di nomi. Stranamente al nome Lucas sorride più di ogni altro. È deciso, per il tempo che starà senza la sua mamma si chiamerà Lucas. E inevitabilmente è iniziato il fiume di doni, abiti, giocattoli, e tutto ciò di cui ha bisogno in questo momento. Non è il presente di Lucas che ci preoccupa.
L’accorato appello del Vescovo
Tutti i dettagli del ritrovamento lasciano intendere che la persona che ha lasciato Lucas tenga molto a lui. Lo ha curato fino all’ultimo istante prima di lasciarlo, anzi si è preoccupata anche del futuro, altrimenti non avrebbe lasciato latte e cambio di vestiti e pannilini. Questo fa pensare che a lasciarlo sia stata la sua mamma e che fosse disperata. L’Ospedale dove è avvenuto il ritrovamento è ad Aprilia in provincia di Latina. È venuto a conoscenza del piccolo anche il Vescovo della Diocesi, Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Viva, e non ha potuto tacere.
Solo parole paterne nei confronti della donna. Il Vescovo e nessuno la giudica. A volte la vita ti mette nell’angolo e compi delle azioni mosso dalla disperazione. Forse ha pensato di non avere i mezzi per crescere suo figlio, forse è ammalata, forse è sola. Le ipotesi potrebbero continuare all’infinito. Niente di questa storia fa pensare che la donna non lo volesse. Ed ecco che il Vescovo offre aiuto. Promette aiuto alla mamma di Lucas da parte della Diocesi, della Caritas, e di tutte le persone di buona volontà del territorio. Riportiamo le testuali parole di Mons. Viva, che ha invitato la donna a recarsi da qualsiasi parroco delle Diocesi che: “certamente tutelando il suo anonimato, se lo desidera, potrà accompagnarla al nostro centro di ascolto della Caritas e al nostro Consultorio familiare attivo da venti anni, perché così possa essere aiutata a 360 gradi”.
Anche noi di Luce di Maria ci uniamo al Vescovo. Alcuni di noi lo conoscono personalmente. È un buon pastore, fa quello che dice. Se promette che sarà mantenuto l’anonimato lo farà, come è certo che so attiverà intorno a lei una rete di solidarietà come è già stato per suo figlio. La speranza grande è che torni dal suo piccolo. Lei ha bisogno di Lucas e Lucas di lei. Tutti noi lettori possiamo unirci in una rete di preghiera affinché tutto questo si realizzi. Non lasciamo soli Lucas e la sua mamma!