Perché Tiziana ha lanciato un appello sui social per uno smartphone?
La donna vuole recuperare le foto del figlio tragicamente morto nel 2017.
L’appello disperato di Tiziana: “Aiutatemi a trovare il telefono”
Tiziana Morra è una giovane donna di Salerno che qualche giorno fa ha perso il suo smartphone. Un evento comune che è capitato almeno una volta nella vita a chiunque. Per lei, però, il valore di quel cellulare supera quello economico, è un valore affettivo, dunque inestimabile. All’interno di quell’oggetto di uso comune, infatti, Tiziana teneva le foto del figlio Alessandro, tragicamente scomparso nel 2017 a soli 13 anni.
L’idea di aver perso, forse per sempre, le foto ha gettato nello sconforto la donna. Per lei quegli scatti sono un’ancora con il figlio che non c’è più, un modo per rivivere dei momenti felici passati insieme. Per questo motivo ha tentato un ultimo disperato tentativo, augurandosi che qualcuno di buon cuore possa rispondere al suo appello e ridarle quelle foto: “Gentilmente se qualcuno trova un Samsung A5, colore nero, smarrito oggi pomeriggio in località Croce, mi contatti… Non per una questione di valore economico, ma ci sono le foto di mio figlio che non c’è più. Dietro alla cover c’è questa foto… se potete condividete. Grazie”.
La tragica scomparsa di Alessandro
Come già spiegato sopra, il piccolo Alessandro è morto a soli 13 anni, nel dicembre del 2017. Il decesso è arrivato per una complicazione del diabete di tipo 1: il 23 dicembre il ragazzino accusa un malore e viene portato in ospedale, ma i medici non riescono a diagnosticare la malattia. Tornato a casa, le sue condizioni sono peggiorate giorno dopo giorno ed il 27 dicembre sono precipitate, conducendolo alla morte prematura.
In seguito a quell’evento, la famiglia di Alessandro ha cominciato a lottare per la sensibilizzazione di genitori e istituzioni sul Diabete di tipo 1. Nelle iniziative è stato coinvolto anche il sindaco di Pellezzano, il quale ha sottolineato l’importanza di questi incontri durante il convegno ‘L’amicizia in arte e l’arte dell’amicizia‘. Il primo cittadino ha infatti parlato della storia di Alessandro ed ha spiegato come, se diagnosticata in tempo, chiunque può sopravvivere e convivere con la malattia.
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Luca Scapatello