“Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell’albergo che si muovono sotto il peso della neve”. Lo ha detto il dirigente dei vigili del fuoco Alberto Maiolo al centro operativo di Penne (Pescara), in un aggiornamento sulle ricerche dei dispersi all’hotel Rigopiano. “Vista la situazione, già avere estratto diverse persone vive è una grossa soddisfazione – ha aggiunto Maiolo -. Dobbiamo muoverci con molta cautela perché lo stato dei luoghi è pericoloso anche per noi”.
I soccorritori hanno estratto viva una quarta persona dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Si tratta di un uomo, che sarebbe ferito. Nel corso della notte sono state così salvate finora quattro persone, due donne e due uomini. Si tratta del gruppo delle cinque che erano ancora all’interno della struttura e che erano state individuate nella giornata di ieri. I soccorritori continuano a lavorare senza sosta per recuperare l’altra e individuare l’altra ventina di persone che ancora manca all’appello.
Il cadavere di un uomo è stato recuperato dai soccorritori. Il bilancio ufficiale delle vittime sale dunque a cinque (due donne e tre uomini).
“Ciao zio…”. Sono le prime parole che Samuel Di Michelangelo, 7 anni, il bambino estratto vivo dalle macerie dell’Hotel Rigopiano, ha detto allo zio Alessandro, agente della Digos di Chieti, che ieri l’ha scortato con i soccorritori nell’ospedale di Pescara. “Gli ho chiesto ‘vengono mamma e papà?’ – racconta l’agente all’ANSA – e lui ha fatto sì con la testa. Ma gli psicologi mi hanno subito bloccato, e spiegato che i bambini sotto choc possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria”.
Fonte: Ansa