L’arcivescovo di Rosario ha indetto per domani giovedì 27 settembre una messa di solidarietà al parroco ed alla comunità Maria Reina dopo l’attacco dei narcotrafficanti di domenica scorsa.
Nel corso della giornata odierna l’arcivescovo di Rosario (Argentina) monsignor Martin si è recato in visita al parroco che gestisce la parrocchia Maria Reina, padre Nunez, per fornirgli supporto e solidarietà nella sua denuncia al narcotraffico. L’aperto contrasto ai narcotrafficanti che padre Nunez ha espresso pubblicamente nei giorni passati ha infatti generato la violenta reazione dei signori della droga di Rosario: domenica scorsa sono stati esplosi 7 colpi di arma da fuoco contro i vetri della parrocchia (alcuni proiettili sono arrivati sino all’altare) e contro quelli della scuola cattolica Paolo VI.
L’attacco è un chiaro ammonimento contro il parroco di non continuare ad interferire con le attività illecite dei narcotrafficanti. Una minaccia terrificante a cui la diocesi della città argentina non ha intenzione di piegarsi, proprio per questo monsignor Martin ha indetto per la giornata di domani una messa di solidarietà per il parroco e la sua comunità che si terrà alle 19:30.
Parroco minacciato dai narcos, monsignor Martin: “Le autorità devono proteggerci”
Proprio oggi, lo stesso arcivescovo di Rosario ha espresso pubblicamente la propria solidarietà a tutte le persone minacciate dai narcotrafficanti in un’intervista rilasciata ad un emittente radiofonica e riportate dall’agenzia ‘Aica‘ (tradotte in Italia dall’agenzia di stampa ‘Sir’) in cui invita lo Stato a difendere i propri cittadini dal crimine: “Noi non abbiamo i mezzi per dare soluzione alla violenza, e non è una cosa di nostra competenza. Le autorità sono chiamate a prendere provvedimenti per placare l’ondata di violenza -spiega il presule- Lo stato dev’essere presente!”, quindi parlando dei parrocchiani e dei cittadini in generale ha aggiunto: “Stanno vivendo una situazione di timore molto forte di fronte a questo attacco selvaggio”.
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Luca Scapatello