Dalle macerie del terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016 è stato ritrovato un tabernacolo cinquecentesco, con all’interno le ostie, completamente incorrotte.
Arquata del Tronto (AP): tra la polvere e le macerie causate dal terribile terremoto dell’agosto 2016, un ritrovamento che suona come un grande segno di speranza.
Rimasto sepolto per molti mesi, un tabernacolo cinquecentesco è stato riportato alla luce. Si tratta, come Tg2000 ha riportato, di un oggetto prezioso, sia dal punto di vista storico-artistico, sia dal punto di vista devozionale. Ma ciò che risalta agli occhi e ai cuori dei fedeli, da questo rinvenimento, è lo stato di conservazione delle ostie al suo interno.
Arquata del Tronto: le ostie non hanno subito danni
Il tabernacolo riportato alla luce dalle macerie è quello della Chiesa di Santa Maria Assunta di Arquata del Tronto, andata completamente distrutta dalle intemperie del 2016. A distanza di molti mesi, oramai tutti avevano quasi perso le speranze e temevano che il tabernacolo fosse andato perduto.
Ma il lieto fine è arrivato, come uno spiraglio di luce nell’ombra: il tabernacolo è venuto alla luce grazie al lavoro dei carabinieri del nucleo “tutela dei beni culturali”. Una grande sorpresa quando gli addetti ai lavori hanno aperto il tabernacolo. All’interno, la pisside conteneva quaranta ostie, completamente intatte.
Il viceparroco: ostie incorrotte “Un fatto straordinario”
A prender parola su quanto è accaduto è stato don Alberto Bastioni, viceparroco della cattedrale di Ascoli Piceno. Le sue parole, raccolte da Tg2000 mettono in risalto la straordinarietà dell’evento, evento che la comunità accoglie come “segno di speranza, soprattutto verso quelle terre che hanno subito tanti danni e vivono ancora le ferite del terremoto”.
Monsignor D’Ercole: “Gesù è rimasto intatto”
Monsignor Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno, ha commentato il rinvenimento definendolo “commovente”. Il Vescovo ha dato anche una personale interpretazione al ritrovamento delle ostie, completamente intatte: “Gesù è terremotato come tutti. Le Chiese sono crollate come gli altri edifici. La furia del terremoto ha abbattuto gli edifici di culto, ma Gesù è rimasto intatto”.
Fabio Amicosante
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