La Madonna di Fourvière intervenne mentre un povero uomo stava rischiando di perdere la propria vita nel fiume. La paura era tanta, poi ci fu il miracolo.
Un barcaiolo miscredente della città di Lione, Pierre Guérin, nel 1829 cadde accidentalmente nel fiume Saone, che era terribilmente ghiacciato. Fu un momento di grande preoccupazione per l’uomo, che con grande fatica riuscì a riemergere in un primo momento, e poco dopo a risalire arrampicandosi su di un lastrone che in quel momento era trascinato dalla corrente impetuosa.
Anche se era riuscito a mettersi momentaneamente in salvo, però, la situazione era fortemente critica. Era vivo per pochissimo, e non sapeva di certo come sarebbe andata a finire. Cominciava a immaginare che quello potesse essere con molta facilità il suo ultimo giorno.
Così, con lo stremo delle forze che aveva rimaste in corpo, si inginocchiò a terra per rivolgersi con tutto sé stesso e con tutto il proprio cuore alla Vergine Maria. Sul colle di Fourviere, infatti, visibile dal punto in cui era accidentalmente stato scaraventato dalla corrente, si trovava l’omonimo Santuario, da cui svettava la statuina della Madonna.
L’uomo cominciò a pregarla con grande fervore. Lo stesso fecero all’istante anche tutto le persone che si trovavano in quei frangenti in piedi sulle due rive, volenterosi di aiutare l’uomo che stava rischiando la vita ma di fatto senza alcuna capacità di farlo.
Dopo questa invocazione profonda, apparve però all’improvviso un uomo piuttosto insolito per i suoi atteggiamenti. Nessuno lo conosceva né aveva la più pallida idea di chi fosse. Questi tuttavia, senza alcuna preoccupazione per il pericolo che rischiava di correre, prese una barca, si gettò su di essa e si precipitò a salvare l’uomo che stava rischiando la vita ogni momento di più.
Nel frattempo, infatti, Pierre Guérin non era riuscito più a mantenersi aggrappato al lastrone di ghiaccio ed era quindi affogato nuovamente, pensando di essere ormai spacciato. L’uomo lo raggiunse e lo portò al sicuro. Una volta che Pierre si trovò alla riva, piano piano riprese conoscenza ma l’ignoto salvatore non c’era più. Era letteralmente sparito nel nulla.
Di fatto, nessuno venne mai a sapere chi fosse né da dove venisse. Tutti però con il tempo interpretarono l’accaduto alla stessa maniera. Si trattava cioè di un angelo che era stato inviato dalla Vergine per salvare l’uomo che l’aveva invocata con tanto ardore nel momento in cui rischiava di perdere la cosa più cara che possedeva, ovvero la sua stessa vita.
Per questo fu premiato dalla Madonna, che non abbandona mai i suoi figli nel momento del bisogno, quando la invocano con cuore puro e fiducioso del suo intervento.
Francesco Gnagni
La supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa si recita il 27 novembre, giorno dell'anniversario della…
Una strabiliante pioggia di stelle è all'origine della venerazione degli spagnoli per la Madonna di…
Istituita da san Giovanni Paolo II, la festa della Divina Misericordia, nella Domenica in albis,…
Meditiamo il Vangelo del 27 aprile 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…
Un folla sterminata - mezzo milione di persone - ha potuto assistere alle apparizioni della…