Drammatico fatto è avvenuto questa mattina durante la celebrazione della Messa domenicale in una chiesa italiana.
La vittima è stata freddata senza pietà dagli assalitori, per essersi alzata per urlare contro di loro nel momento in cui hanno preso d’assalto la chiesa.
Cerchiamo si capire insieme che cosa è successo.
Un attacco alla chiesa italiana
Come affermano le prime ricostruzioni, durante la celebrazione della Santa Messa, due persone armate sono entrate sparando colpi in aria. E’ stato proprio in quel momento che la vittima, un senzatetto che era solito rifugiarsi proprio in quella chiesa, si è alzata ed ha urlato contro i due assalitori. Questi ultimi non ci hanno pensato su due volte e gli hanno sparato. Erano circa le 11.40 locali (le 9.40 in Italia).
Un assassinio sì, in piena regola, ma anche un vile attacco ad una chiesa italiana. È successo ad Istanbul, in Turchia. La vittima è stata, poi, identificata: si tratta di un cittadino turco, ucciso nella chiesa italiana “Santa Maria” della capitale turca.
Le due persone che hanno fatto irruzione nella chiesa erano mascherate e, quando sono entrate per aggredire (visto che erano armate), la vittima si è alzata ed ha urlato contro di loro. È stato poi ucciso a sangue freddo. A riferire quanto è successo è stato il locale Ministro degli Interni il quale ha, anche, specificato che sono in corso tutte le ricerche e gli accertamenti del caso per arrestare i due assalitori. “Condanniamo con forza questo vile attacco” – sono state le parole del ministro.
La vittima è un senzatetto. Il cordoglio del Papa
Anche Papa Francesco è stato informato dell’attacco che è avvenuto alla chiesa italiana di Istanbul e, durante la recita dell’Angelus ha espresso il suo personale cordoglio per quanto accaduto: “Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul, che durante la messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto e diversi feriti”.
Anche il Vicario apostolico presente in Turchia, Monsignor Palinuro ha dichiarato: “Chiediamo alle autorità di fare chiarezza, di ricercare la verità, giustizia per chi ha perso la vita. Chiediamo anche maggiore sicurezza perché sia garantita l’incolumità dei fedeli che con coraggio a volte affrontano anche tragitti molto lunghi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche” – come riporta Vatican News.
Un attacco in piena regola che ha visto morire una persona innocente per mano di due assalitori, solo perché ha urlato contro di loro. Unanime il cordoglio, la preghiera e la vicinanza.