Quando il suono delle campane può dare fastidio. E’ quello che sta capitando nel comune di Aragona, in provincia di Agrigento.
Il clero della città contro alcuni cittadini per il suono delle campane. Il parroco della chiesa di Aragona, in Sicilia, non ci sta a farle zittire e racconta la sua vicenda.
Una situazione paradossale e che non è la prima in Italia. Come può il suono delle campane infastidire la popolazione? Come possono i cittadini “entrare in questione” con la Chiesa proprio per il suono delle campane? A raccontare la triste vicenda che è successa ad Aragona, comune in provincia di Agrigento, è don Angelo Butera, parroco di S. Giuseppe Artigiano.
“Un suono che viene fatto nel pieno rispetto delle leggi dello Stato e del buon senso per il bene delle persone. Il suono delle campane collegato a funzioni liturgiche, nel rispetto delle norme, è perfettamente legittimo.
Si dice solo che deve avere un livello sonoro tale da non superare la “normale tollerabilità” non diversamente da quello prodotto da qualsiasi altro strumento sonoro, ma non è modificabile a piacimento” – spiega don Angelo, dando voce a tutti i parroci della Diocesi che si trovano nelle medesime condizioni.
Ma fioccano le richieste di alcuni cittadini verso le amministrazioni comunali proprio contro il suono delle campane: “Voler limitare il suono delle campane, specie se in riferimento al loro uso di annuncio delle celebrazioni religiose in ore diurne” – scrivevano alcuni cittadini alle amministrazioni comunali, infastiditi da tale suono.
“La giustizia amministrativa più di una volta, ha respinto le lamentele di qualche singolo cittadino reclamante, con la motivazione ovvia che non erano stati superati i limiti della ragionevolezza, con riferimento alla sensibilità soggettiva dei tanti singoli interessati che non avevano aderito alla protesta” – spiegano le amministrazioni comunali.
“Molte volte, i campanili delle chiese si trovano proprio al centro del paese. E i suoi rintocchi scandiscono la giornata, oltre che ricordarci le celebrazioni religiose”.
Ma don Angelo spiega ancora meglio: “La protesta plurale vera e propria, e forse quella più sensata, da parte dei cittadini, è avvenuta quando le campane non davano il loro normale rintocco a causa di guasti o altro. Ma a qualcuno anche questo ha dato fastidio, arrivando addirittura a scomodare la Regione per il “fastidio del suono delle campane”.
Dalla Curia di Agrigento confermano che nessuna polemica formale è ancora arrivata, ma la situazione, comunque, resta paradossale. Ad alcuni cittadini dà fastidio il suono, portando la cosa sia al comune che alla Regione. Al parroco e agli altri, invece no, avendo la legge dalla propria parte.
Alle polemiche non ci sarà mai fine.
ROSALIA GIGLIANO
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