Da tempo ormai non si sentivano notizie riguardanti attacchi terroristici e la sconfitta del sedicente Stato Islamico in Iraq e Siria aveva concesso l’illusione che, forse, le atrocità del recente passato sarebbero state un pessimo ricordo. L’illusione si è manifestata come tale quando la sera del 12 maggio, a Parigi (una delle città maggiormente colpite dalla follia islamica) si è verificato un dejà vu collettivo: un uomo armato di coltello ha cominciato a colpire i passanti finché non è stato fermato dall’intervento della polizia.
Il panico è tornato ad infestare le menti dei cittadini parigini e dei turisti presenti nella capitale francese presenti in quel momento. L’attacco, infatti, si è svolto tra rue Saint Augustin e rue Mosigny nel secondo rondissement di Parigi, ovvero in pieno centro storico e turistico. Le urla, il terrore hanno accompagnato la follia dell’uomo per interminabili minuti, finché il quartiere è stato posto sotto assedio dalle forze di polizia che hanno circondato la zona per evitare che eventuali complici agissero o scappassero. Gli agenti della Gendarmerie hanno quindi neutralizzato l’attentatore uccidendolo con un colpo di fucile. Il bilancio dell’ennesima carneficina in terra francese è di un morto e 8 feriti, di cui 2 molto gravi, al momento però (forse per evitare ulteriore panico) non è stata confermata la matrice islamica dell’attacco.
Attentato a Parigi: il governo francese scoraggia la pista Isis
Data la modalità dell’attacco di sabato sera ed i precedenti, è lecito pensare che l’attentatore fosse o un membro dell’Isis o un folle animato dai suoi folli intenti. Perdipiù i testimoni presenti hanno dichiarato che l’uomo ha urlato Allah Akbar (Dio è grande) prima di assalire indiscriminatamente i passanti. Ciò nonostante il ministro degli interni Gerard Collomb non ha parlato di un attacco di matrice islamica limitandosi a mostrare il suo cordoglio per le vittime: “ Apprezzo il sangue freddo e la reazione delle forze di polizia che hanno neutralizzato l’assaltatore. I miei primi pensieri vanno alle vittime di quest’atto odioso”, quindi su Twitter ha invitato i cittadini a diffidare dalle false informazioni: “Aggressione a #Paris: attenzione alle voci. Diffondete soltanto informazioni che arrivano da fonti affidabili”.
Luca Scapatello