Amnesty International e molte altre Organizzazioni non Governative (OnG), pur prendendo puntualmente le difese di molte persone in pericolo di vita (coloro ai quali sono stati negati, in molte Nazioni, i principali diritti umani), spesso non esprimono le nostre stesse opinioni, in merito al sacrosanto valore della vita, sin dal concepimento.
Esse ritengono, infatti, “che non esista alcun diritto alla vita prima della nascita” e la cosa per noi non è accettabile, né proponibile, per nessun motivo.
Purtroppo, queste Organizzazioni sono tenute in grande considerazione dal Comitato per i Diritti Umani dell’Onu, sede in cui si discute anche delle normative pro o contro l’aborto.
Anche se la Convenzione sui Diritti del Bambino, il Patto sui Diritti Civili e Politici, la Dichiarazione sui Diritti dell’Uomo proteggono la vita del nascituro, Amnesty International è del parere che, se da un lato le donne incinte debbano “sfruttare” il loro stato di gravidanza, per non essere condannate a morte, dall’altro bisogna prendere in considerazione i pericoli che le restrizioni sull’interruzione volontaria di gravidanza -secondo la legge- incrementano, in quanto a mortalità della madre.
Ma i dati, però, dicono ben altro. In Cile, ad esempio, uno dei Paesi in cui le pratiche abortive sono escluse per difendere la vita, si registra il minor tasso di mortalità, per madre e nascituri.
La liberalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, non può dire altrettanto, poiché incoraggia a considerare l’aborto come un anticoncezionale d’emergenza, proponendo, con troppo facilità, l’operazione chirurgica necessaria per rimuovere il feto, che non è mai priva di rischi.
A ribadirlo, oltre alle persone di buon senso -e non solo cristiane e non solo medici specialistici- sono la Society for the Protection of Unborn Children, l’Associazione dei Medici Cattolici di Bucarest, la C-Fam, ADF International, la Priests for Life, la Canada Silent No More, Family & Life, la Woomb International, l’European Center for Law and Justice, l’Autistic Minority International, la National Right to Life, la Life Campaign e la CitizenGO, solo per citarne alcune.
Antonella Sanicanti