L’attore si racconta a 360 gradi svelando particolari intimi della sua vita personale e professionale.
Andrea Roncato è uno dei piu’ grandi attori comici del panorama italiano, la sua carriera ha inizio negli anni 80, lo abbiamo sempre apprezzato nelle sue varie e tante interpretazioni ma per ben 7 stagioni lo abbiamo visto nelle vesti dell’appuntato Romano’ nella fortunata fiction “Carabinieri”.
Lui ama molto gli animali, in particolare i cani ed è ambasciatore nel mondo per la difesa dei bimbi disabili.
Tra cinema, fiction, teatro e doppiaggio, Andrea Roncato ha confidato aspetti intimi della sua vita.
La fede trasmessa dal papà sacrestano
Pochi conoscono questo particolare di Andrea Roncato: il papà era un sacrestano esattamente nella chiesa di santa Maria Maddalena a Bologna, era un uomo che amava molto il suo servizio. Quando il parroco d’estate andava in vacanza, l’unico che restava era il padre di Roncato che si prendeva cura della chiesa, delle tovaglie, dei banchi. “Questo amore credo che gli abbia fruttato il paradiso” afferma Andrea.
Ho fatto l’errore di “fare abortire”
“Ti avrei voluto” è il titolo del libro scritto da Andrea Roncato, la frase è dedicata ad un bambino che non c’è più e l’intero libro parla della sua vita e dei personaggi che ha conosciuto. Tra i vari errori commessi, c’è quello di aver fatto abortire “Nel periodo in cui facevo il “gigolò”, avanti e indietro, e successo che una ragazza è rimasta incinta (della quale però non mi interessava niente) e così sono ricorso all’aborto” – afferma Roncato.
Poi crescendo e diventando maturo, l’attore ha capito che i bambini vanno accolti sempre e comunque e così ha voluto dedicare a quel bambino una poesia ed un libro. Il finale della poesia ha queste parole “Ti avrei voluto volere quella volta che non ti ho voluto”.
Roncato continua il racconto di sé: “Questa frase è un messaggio per tutti quelli che pensano di praticare l’aborto. E nell’errore che ho commesso e di cui mi sono pentito pubblicamente, molte persone mi hanno chiamato ringraziandomi, dicendomi che stavano per andare ad abortire e dopo aver letto la mia poesia, non l’hanno più fatto.
Questo errore che io ho fatto, forse ha aiutato qualcuno a non cadere nello stesso sbaglio. Questa è una cosa diciamo della quale ‘mi pento e mi vanto'”.
Un segreto da svelare ai giovani affinché coltivino i propri talenti
Roncato essendo un veterano nel suo campo, conosce bene i meccanismi televisivi e del mondo dello spettacolo, ed è per questo che si sente di consigliare ai giovani di andare avanti proseguendo la propria strada, lottando per quello in cui credono senza farsi illusioni tenendo conto che non basta la bellezza esteriore ma ci vuole preparazione e studio: “Ho tanti giovani che mi chiamano e grazie a Dio, sono molto amato dalla gente perché sono stato sempre sincero con il mio pubblico, dicendo loro sia le cose belle che meno belle, senza paura.”
Continua – “Molti ragazzi mi scrivono che vogliono fare gli attori ma bisogna partire da un presupposto cioè non basta solo la bellezza ed essere giovani perché il cinema rappresenta la vita per cui troviamo sia i belli che i brutti, i grassi, i magri … perché tutti fanno parte della vita.
La bellezza non è tutto per questo mestiere.
Una persona che vuol far l’attore deve cominciare a studiare, non basta imparare solo i copioni a memoria ma bisogna sapere tutto; come funzionano le luci, le cineprese e quant’altro”.