Il noto interprete di Gesù nella serie The Chosen, Jonathan Roumie, racconta come l’Eucaristia sia fonte di guarigione e di pace per lui.
Nostro Signore ha dato la sua stessa vita per salvare il mondo. Il suo sacrificio è e sarà ricordato sempre, nei secoli dei secoli ed è la più grande fonte di vita che esista su questo pianeta.
Sì, perché tramite l’Eucaristia riceviamo Gesù Cristo ed essa è la nostra grande forza che ci conduce alla vita eterna. Tramite essa, Nostro Signore ci salva. Padre Pio, ad esempio, amava profondamente la Santa Messa e l’Eucaristia, al punto che per un periodo era stato ricoverato in una clinica per una serie di accertamenti.
In quel periodo, scrisse a Padre Agostino da San Marco in Lamis, spiegando quanto soffrisse nel non potersi comunicare né poter adorare Il Santissimo Sacramento: «Sono estremamente sconfortato per l’unica ragione che qui non si può celebrare, perché manca la cappella e fuori non è permesso uscire. Che desolazione senza Gesù».
Senza Gesù, le giornate sono più grigie, ed è diverso, invece, potersi accostare alla Santa Comunione e sentire forte la sua presenza, il suo supporto. Una testimonianza molto interessante sull’importanza dell’Eucaristia l’ha rilasciata, in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale Usa, a Indianapolis, Jonathan Roumie, attore che interpreta il ruolo di Gesù nella nota serie The Chosen.
Jonathan Roumie: come la Messa quotidiana ha cambiato la mia esistenza
L’attore, durante il Congresso, ha raccontato di come la Messa quotidiana abbia cambiato la sua esistenza.
Andando a Messa ogni giorno, l’attore ha spiegato di come l’Eucaristia sia stata la sua forza nel calmare la sua ansia mentre stava girando la scena dell’Ultima Cena. C’è un forte pressing, infatti, per girare «scene iconiche della vita di Gesù e del suo ministero, perché l’istituzione dell’Eucaristia è stata ciò che Lui ci ha donato per guadagnare l’eternità».
Roumie ha spiegato di avere tanta fede e che il suo direttore spirituale, in quei giorni, lo raggiunse solo per dargli il «la base spirituale di cui necessitavo per entrare correttamente nella parte, con un cuore retto e una postura santa. Qualunque cosa accada per il resto della mia vita, interpretare Gesù Cristo trascenderà qualsiasi cosa ed è l’onore più grande che mi sia stato dato, per la mia carriera e per la mia vita».
L’attore ha raccontato di percepire una gran pressione, perché sa bene che cosa significhino certe scene, per noi cattolici. Lui sa, da credente, che i talenti che ha ricevuto da Nostro Signore sono anche gli strumenti tramite cui Dio si serve di lui per «avere impatto sul resto del mondo». L’attore ha anche raccontato che il secondo giorno di set era seduto sulla poltrona del parrucchiere e ha sentito «un peso che mi comprimeva il petto, ho avvertito un dolore che mi attraversava la mascella fino alle orecchie».
Jonathan Roumie: l’Eucaristia è guarigione
A quel punto si è preoccupato, perché temeva che il demonio stesse cercando di farlo desistere, «entrando nella mia testa e cercando di farmi pensare più alla mia umanità che alla divinità di nostro Signore». Roumie ha quindi cominciato a pregare e poi ha anche scoperto che al piano di sopra, il suo padre spirituale stava pregando per lui, il Santo Rosario.
«Ho pensato che quello che mi stressava, o mi dava ansia, dovendo ritrarre una delle scene più importanti della nostra fede, era che, come cattolico, capisco il peso e la realtà di ciò in cui crediamo, cosa rappresenta quel Pane, e l’azione dello Spirito Santo che scende e lo trasforma», ha continuato l’attore nel suo discorso tenuto al Congresso Eucaristico di Indianapolis.
Questa consapevolezza, ovviamente, non poteva lasciare l’attore indifferente, tutt’altro. «Sapevo che ogni goccia di sangue, sudore e lacrime, e c’erano molte lacrime in queste scene, era per sapere cosa possiamo sperimentare, cosa possiamo ricevere nella nostra vita ogni giorno, o almeno ogni domenica. La Messa quotidiana ha cambiato la mia vita. L’Eucaristia per me è guarigione, è pace, è il mio fondamento, è il Suo cuore dentro di me». D’altronde, come dargli torto. Cristo è la Via, la Verità, e la Vita.