Australia: 27 bambini sopravvivono all’aborto e muoiono

Australia: 27 bambini sopravvivono all'aborto e muoiono Circa 7 mesi fa il deputato del parlamento Australiano Nick Goiran aveva chiesto un’interrogazione parlamentare sulla morte di 27 bambini sopravvissuti all’aborto, ad oggi però non è stata avviata nessuna indagine né sono state fornite spiegazioni sulla morte di quei bambini. L’interrogazione parlamentare era stata proposta in seguito alla scoperta (avvenuta verso la fine del 2017) della morte di 27 bambini che avevano un’età gestazionale compresa tra le 20 e le 34 settimane. In molti hanno pensato che il fallimento degli aborti e la morte post nascita dei piccoli fosse avvenuta a causa di un’intervento di cessazione di gravidanza tardivo e sono state ben 7 mila le persone che hanno firmato una petizione affinché venisse fatta luce su quanto accaduto nelle cliniche.

Il rifiuto del ministro della Salute a procedere all’inchiesta 

L’interrogazione parlamentare non ha mai avuto luogo ed il ministro della Salute australiano Roger Cook ha dichiarato in quella occasione che non avrebbe mai aperto un’indagine a riguardo poiché: “Le opinioni sull’aborto possono essere molto divergenti”. Nonostante il netto rifiuto, Goiran ha continuato la sua lotta per portare alla luce i fatti risalenti alla fine dello scorso anno. Il deputato sostiene che in quanto nati, quei bambini avevano tutti i diritti spettanti a qualunque cittadino e che, dunque, sarebbe compito della legge proteggerli.

L’opinione pubblica a riguardo è spaccata in due tra chi ritiene che la morte dei bambini sopravvissuti all’aborto sia stata causata dalla precaria condizione di salute e chi, invece, ritiene che si sarebbe potuto fare di più per salvarli, a maggior ragione alla luce dell’esistenza di cliniche specializzate nel trattamento di bambini nati prematuri nella stessa città di Perth. Proprio per diradare i dubbi su quanto realmente accaduto, ed accertare che la vita di quei bambini non poteva essere salvata Goiran sta continuando a protestare nella speranza che prima o poi gli venga concessa l’apertura di un’indagine.

Luca Scapatello

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