Conoscete l’autore della preghiera Memorare?
Forse non conoscete quella preghiera con questo titolo, ma sicuramente l’avrete, più volte, recitata come una delle più devote invocazioni alla Vergine Maria.
Potete trovarla qui sotto e recitarla nuovamente.
“Memorare” significa, in latino, “ricordati” ed era questa l’intenzione che voleva sottolineare l’autore del testo.
E’ stata scritta da San Bernardo di Chiaravalle (1090-1153, Francia), un monaco e teologo dell’Ordine dei Cistercensi.
San Bernardo di Chiaravalle organizzò diversi Monasteri e la sua opera, che spaziò dalla spiritualità alla politica, gli valse il riconoscimento come Dottore della Chiesa, da parte del Papa Pio VIII, oltre alla Santificazione, nel 1174.
Nella sua celeberrima preghiera, San Bernardo di Chiaravalle sembra voler rassicurare tutti i fedeli del fatto che si possa ricordare (da qui il titolo della preghiera) a Maria che nessuno abbia mai potuto accusarla di averlo abbandonato.
Dunque, la fiducia nella Madre celeste potrà essere sempre immensa e ben risposta.
Il Santo, allora, invitava a porsi ai piedi della Madonna, perché potesse accoglierci e ascoltare le nostre suppliche, fino a che esse non vengano esaudite.
Si racconta che questa preghiera, insieme alla Medaglia Miracolosa, fu determinante per la conversione di Alphonse Ratisbonne.
Questi era ebreo ed aveva accompagnato un suo amico cattolico nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, a Roma.
Qualche giorno prima, l’amico lo aveva sfidato ad indossare una Medaglia Miracolosa, fino alla sua partenza da Roma, e a recitare, due volte al giorno, la preghiera mariana di San Bernardo di Chiaravalle, Memorare, appunto.
Alphonse era convinto che si trattasse di superstizioni, ma dovette ricredersi ben presto.
Memorare
Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia chiesto il tuo soccorso, e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia, a te ricorro, o Madre Vergine delle vergini; a te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore pentito.
Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami benevola ed esaudiscimi. Amen.
Antonella Sanicanti