Sono passati quarant’anni dal tragico assassinino di Vittorio Bachelet da parte delle Brigate Rosse. Da quell’evento un grande esempio di perdono cristiano.
Le parole del figlio Giovanni colpirono al cuore la ferocia del terrorismo brigatista
L’assassinio da parte delle Brigate Rosse del presidente di Azione Cattolica Vittorio Bachelet, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e docente di diritto amministrativo, il 12 febbraio 1980, segnò una data tragica per la storia dell’Italia repubblicana. Stava infatti terminando un decennio rosso di sangue e di terrore per il nostro Paese. Periodo segnato dagli anni di piombo, che hanno gettato nel caos e nella frustrazione gli abitanti di molte delle città più importanti d’Italia.
Nei giorni di questo tragico assassinio, tuttavia, il figlio Giovanni diede a tutti i suoi connazionali una fortissima testimonianza di vita cristiana, centrata sulla misericordia. E quindi, di conseguenza, sul perdono, perfino degli stessi assassini che uccisero suo papà. Giovanni aveva solamente 25 anni, ma dimostrò una maturità di cuore e di Spirito da cui molti dovrebbero prendere esempio. Le sue parole di perdono colpirono al cuore la ferocia del terrorismo brigatista, e le cronache registrarono il volto stupito e fortemente toccato dell’allora capo dello Stato Sandro Pertini.
“Preghiamo per il nostro presidente Sandro Pertini, per i nostri governanti, per tutti i giudici, i poliziotti, i carabinieri, gli agenti di custodia e quanti oggi, nelle diverse responsabilità, nella società, nel Parlamento, nelle strade continuano a combattere in prima fila la battaglia per la democrazia, con coraggio e amore”, furono le parole pronunciate da Giovanni Bachelet nel corso del funerale di suo padre Vittorio. A dimostrazione di una fede indissolubile, radicata in famiglia e cresciuta nel suo cuore grazie all’educazione impartitagli da suo padre.
La sua richiesta più sconvolgente, per i presenti, fu tuttavia quella di pregare anche per gli stessi assassini di suo padre. “Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà, perché senza togliere nulla alla giustizia, che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri”, disse. Nelle parole di Giovanni si registrò così l’approccio di un uomo con il cuore impastato di fede in Gesù Cristo, capace di perdonare anche in circostanze così struggenti.
Vittorio fu ucciso proprio davanti all’entrata della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma La Sapienza. E l’allora pontefice San Giovanni Paolo II, che aveva incontrato in diverse circostanze Vittorio Bachelet, decise di celebrare pochi giorni dopo l’uccisione una Messa di suffragio nei suoi confronti. Molti ricordano ancora con viva intensità le toccanti parole del Pontefice, che fece riferimento al valore di offrire la propria vita per la verità, e per l’amore che vince sempre sulla morte.
Giovanni Bernardi
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