“Ballare la differenza” è un progetto che mira all’inclusione di bambini disabili e svantaggiati, attraverso dei corsi di danza gratuiti.
L’idea è nata a Daria Mingarelli, insegnante di danze caraibiche. Fonte d’ispirazione è stata l’intensa amicizia con Virginia Di Carlo, ex bambina con disabilità.
La forza dell’inclusione
Il progetto ‘Ballare la differenza’ nasce casualmente 16 anni fa. Daria Mingarelli tiene delle lezioni di danza caraibica a cui partecipano Martina Di Carlo ed il fratello. Ad accompagnarli ogni giorno c’è la sorella più grande Virginia, bambina di 10 anni affetta da tetra-paresi spastica. L’insegnante si accorge che Virginia guarda con particolare trasposto i bambini che ballano. Per questo comincia a pensare che anche lei vorrebbe partecipare alla lezione.
Senza porsi troppi problemi, un giorno decide di farla partecipare al corso. Inizialmente Virginia balla con Daria solamente muovendo le braccia, ma con il passare del tempo acquista sicurezza e riesce anche ad alzarsi in piedi. Quel gesto d’amore le ha cambiato la vita. Oggi Virginia è co-titolare con la sorella della scuola di danza di Druento ‘Special Angels’. La sua scuola è ovviamente aperta ai bambini con disabilità e fa parte di un progetto più grande, ‘Ballare la differenza’ appunto. Virginia è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica per il suo impegno nell’inclusione.
“Ballare la differenza”: un progetto destinato a disabili e bambini svantaggiati
L’esperienza con Virginia ha convinto Daria che la danza caraibica potesse fungere da collante sociale e strumento d’inclusione. In questi anni l’insegnante ha fornito corsi di danza gratuiti a bambini con difficoltà economiche, bambini rom e musulmani. Oggi, insieme alla sua allieva simbolo, ha deciso di portare avanti il suo progetto a livello nazionale. L’obbiettivo è quello di creare 20 sedi in giro per l’Italia che permettano a bambini economicamente svantaggiati, immigrati e con disabilità di vario tipo di ricevere lezioni gratuitamente.
Inizialmente proprio Daria, con l’aiuto di Virginia e Martina, formerà 20 insegnanti di danza. A questi verranno assegnate due classi di 20 bambini ciascuna, nelle quali ci saranno bambini di ogni estrazione culturale e sociale. Nelle classi saranno ammessi ovviamente anche i bambini disabili, ma nel caso in cui la disabilità sia grave, le lezioni per loro saranno private. Infine Ai bambini verrà permesso anche di assistere a spettacoli di ballerini affermati, allo scopo di spingerli ad ottenere gli stessi risultati.
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Luca Scapatello