I bambini non diventino ostaggi del papà o della mamma, dice il Papa, perché “lo svuotamento dell’amore coniugale diffonde risentimento nelle relazioni. E spesso la disgregazione frana addosso ai figli”.
Papa Francesco, così, metteva in guardia i genitori, sulle ripercussioni delle separazioni sui figli, sulla loro psiche, sulla loro crescita serena: “Nonostante la nostra sensibilità apparentemente evoluta e tutte le nostre raffinate analisi psicologiche, mi domando se non ci siamo anestetizzati anche rispetto alle ferite dell’anima dei bambini”.
I regali non sanano le ferite, che i piccoli porteranno con se per tutta la vita e che, senza dubbio, influiranno sulle loro relazioni da adulti.
“Parliamo molto di disturbi comportamentali, di salute psichica, di benessere del bambino, di ansia dei genitori e dei figli … Ma sappiamo ancora che cos’è una ferita dell’anima? Sentiamo il peso della montagna che schiaccia l’anima di un bambino, nelle famiglie in cui ci si tratta male e ci si fa del male, fino a spezzare il legame della fedeltà coniugale? Quale peso ha nelle nostre scelte – scelte sbagliate, per esempio – quanto peso ha l’anima dei bambini? Quando gli adulti perdono la testa, quando ognuno pensa solo a sé stesso, quando papà e mamma si fanno del male, l’anima dei bambini soffre molto, prova un senso di disperazione”.
Se l’uomo e la donna, dopo il matrimonio benedetto dal Signore, davanti all’altare e a tutta la comunità, diventano una sola carne, anche i bambini, frutto di quell’unione, sono parte di quella carne. “Se pensiamo alla durezza con cui Gesù ammonisce gli adulti a non scandalizzare i piccoli, possiamo comprendere meglio anche la sua parola sulla grave responsabilità di custodire il legame coniugale che dà inizio alla famiglia umana (Matteo 19,6-9). Quando l’uomo e la donna sono diventati una sola carne, tutte le ferite e tutti gli abbandoni del papà e della mamma incidono nella carne viva dei figli”.
L’argomento dibattuto è, senza’altro, molto delicato e richiede una sensibilità matura e spiritualmente pronta, perché i problemi coniugali e le battaglie conseguenti non siano un macigno che cade pesantemente e rovinosamente sulle teste dei più piccoli.
Antonella Sanicanti
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