Gli Atti degli Apostoli raccontano di Giuseppe, detto Bàrnaba, nato a Cipro che possedeva un piccolo podere; lo vendette ed il ricavato lo depose ai piedi degli apostoli per mettersi a loro disposizione in totale abbandono alla fede in Gesù. Barnaba fu uno dei 72 discepoli di cui parlano i Vangeli. Fu una figura di primaria importanza nell’attività di evangelizzazione nella comunità cristiana nata a Gerusalemme dopo la Pentecoste ed era tenuto in grande considerazione dagli apostoli stessi, che gli affidarono la missione di evangelizzare Antiochia. Uomo dalle felici intuizioni, dopo un sopralluogo ad Antiochia tornò a Gerusalemme riferendo le sue sensazioni di una zona fertile alla parola di Dio. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione a portare con sé, richiamandolo da Tarso, il neo-convertito Saulo, tornò in Antiochia. Un sodalizio straordinario quello con San Paolo. Dopo appena un anno le conversioni che avevano prodotto erano innumerevoli tanto che, come riportato negli Atti degli Apostoli « Per la prima volta i discepoli presero il nome di cristiani in Antiochia ». Dopo Antiochia si spostò sempre con Paolo a Cipro insieme al cugino Giovanni Marco il futuro Marco evangelista. Qui, a Cipro, i due si separarono. A Barnaba venne attribuita inizialmente la paternità della Lettera di San Paolo agli Ebrei e di un altro mono-scritto, detto Vangelo di Barnaba, ormai perduto. Dopo la separazione da Paolo non si sono più avute sue notizie tramite gli Atti degli Apostoli. Alcuni testi bizantini a cavallo tra il settimo e l’ottavo secolo, riportano che Barnaba si recò a Roma insieme a Pietro, quindi si spostò verso il nord d’Italia, dove fondò la Chiesa in Milano, convertendo e battezzando nei pressi di Sant’Eustorgio. Milano diventò così diocesi: il vescovo fu Anatalone, suo compagno di viaggio. San Barnaba è poi divenuto patrono di Marino a seguito di una calamità naturale. L’11 giugno 1615 una violenta grandinata devastò i raccolti delle campagne marinesi. Una calamità che si ripetè per tre anni consecutivi, nello stesso giorno, l’11 di Giugno. La comunità di Marino, per ovviare a queste sciagure, votò, in assemblea popolare plenaria, il 2 febbraio 1618, di inoltrare, tramite lettera, al cardinal Francesco Sforza di Santa Fiora, vescovo di Albano, la richiesta di poter venerare, come santo patrono «appresso Sua Divina Maestà», San Barnaba la cui festa ricorre proprio l’11 giugno. Il 4 giugno 1619, il cardinal Sforza, diede il suo assenso, la calamità si interruppe e da quella data si iniziò a celebrare solennemente, a Marino, la festività di San Barnaba. Originariamente la Santa patrona era Santa Lucia, la cui festa si celebra tuttora il 13 dicembre di ogni anno.
PREGHIERA
O Padre, che hai scelto San Barnaba, pieno di fede e di Spirito Santo, per convertire i popoli pagani, fa’ che sia sempre annunziato fedelmente, con la parola e con le opere, il Vangelo di Cristo, che egli testimoniò con coraggio apostolico. Per il nostro Signore Gesù Cristo Tuo Figlio che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen