La Basilica di Sant’Apollinare venne visitata nella storia da numerosi santi, dopo la sua istituzione in seguito a un evento a cui venne attribuita natura prodigiosa.
Questo luogo di culto, detta anche Basilica di Sant’Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine, si trova a Roma nel rione Ponte, tra Piazza Navona e Palazzo Altemps. Fu fondato papa Adriano I intorno al 780, su resti di epoca romana. La prima menzione si trova infatti proprio nella biografia di questo Pontefice, che menziona in questo luogo una piccola cappellina.
La stessa chiesa venne in seguito dotata anche di un collegio di canonici, che durò fino al 1576. Papa Leone X la elevò a titolo cardinalizio nel 1517, che però fu soppresso successivamente per essere ripristinato da Pio XI col nome di Sant’Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine.
La chiesa ebbe anche il ruolo di sede parrocchiale dal 1562 fino alla riforma delle parrocchie operata da papa Leone XII nel 1824. In origine, l’edificio era preceduto da un piccolo portico. Al suo interno, vi erano tre navate con abside. Venne però in seguito ricostruito nelle forme attuali da Ferdinando Fuga, per volontà di papa Benedetto XIV, tra il 1742 e il 1748.
Sarà poi lo stesso Pontefice a riconsacrare la nuova chiesa il 21 aprile 1748. In seguito alla riedificazione la Basilica di Sant’Apollinare divenne parte di un ampio complesso edilizio, sede del Collegio Germanico-Ungarico dei Gesuiti dal 1574 al 1773. Successivamente diventò sede del Pontificio istituto di Sant’Apollinare.
Il cardinale Lucido Maria Parocchi consacrò in questa chiesa, nel 1884, il futuro papa Pio X. Oggi la struttura, al cui interno si trova la Chiesa, è stata data in affitto alla Prelatura dell’Opus Dei, che vi ha installato la sua Pontificia Università della Santa Croce. Nel 2008 è stato anche completato il lungo restauro dell’intero immobile e della piazza antistante.
La chiesa fu visitata nel corso della sua lunga storia da numerosi Pontefici, tra cui Papa Pio IX nel 1847 in occasione del secondo centenario della riapparizione dell’immagine della Madonna, o da papa Giovanni XXIII nel 1959 e nel 1962.
All’interno è conservata un’immagine del quindicesimo secolo raffigurante una Madonna tra gli apostoli Pietro e Paolo. L’immagine è strettamente legata al passaggio dei soldati di Carlo VIII di Francia nel 1494, quando fu ricoperta da uno strato d’intonaco per nasconderla e proteggerla dai soldati che avevano posto il loro accampamento davanti alla chiesa.
L’immagine, dimenticata, riapparve grazie ad un terremoto che ne staccò l’intonaco il 13 febbraio 1647. Cadde solamente l’intonato dello spazio preciso che contornava la prodigiosa immagine.
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La facciata della chiesa si affaccia su piazza di Sant’Apollinare ed è suddivisa in due registri, inferiore e superiore, e da un cornicione marmoreo. Nella fascia inferiore ci sono il portale e due finestre laterali e in quella superiore un grande finestrone. Al suo interno, la chiesa è formata da una navata unica con cappelle laterali.
La volta della navata è decorata con un affresco di Stefano Pozzi che raffigura la Gloria di Sant’Apollinare. Le cappelle laterali, invece, sono sei, di cui tre per ogni lato. A destra, le cappelle dedicate ai santi Luigi Gonzaga, Giuseppe e Francesco Saverio. A sinistra, invece, quelle dedicate ai santi Giovanni Nepomuceno, Josemaría Escrivá de Balaguer ed Ignazio di Loyola.
Giovanni Bernardi
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